C'è amarezza nelle parole di Ederson dopo l’ennesimo passo falso interno dell’Atalanta. Il pareggio senza reti contro il Venezia ha evidenziato le difficoltà che la squadra sta vivendo in questo inizio di 2025, specialmente nelle gare casalinghe, dove vincere sembra essere diventato un tabù. Il centrocampista brasiliano affronta con onestà la situazione, analizzando con chiarezza i problemi emersi nelle ultime settimane e promettendo una reazione già dai prossimi impegni. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Oggi avevate una grande occasione per avvicinare le prime, ma non siete riusciti a segnare. Cosa è mancato in particolare?
«Semplicemente non siamo riusciti a concretizzare. Abbiamo creato diverse opportunità, alcune molto chiare, ma ci è mancata precisione sotto porta. È evidente che senza segnare non si possono vincere le partite. Difensivamente siamo stati attenti, recuperando diversi palloni, ma la fase offensiva non ha funzionato come doveva».
I numeri del 2025 sono preoccupanti: una sola vittoria in otto gare tra campionato e coppe. È un problema di pressione, soprattutto in casa?
«Non credo sia questione di pressione. Tutte le squadre vivono momenti positivi e negativi, e noi adesso siamo in un periodo complicato. A volte capita di vincere partite giocando male e altre di non riuscire a vincere nonostante una buona prestazione. Oggi è stato così, ma la nostra mentalità non cambia: continueremo a scendere in campo per vincere ogni partita».
Contro avversari molto chiusi fate fatica: avete cercato nuove soluzioni per affrontare queste situazioni?
«Dobbiamo sicuramente migliorare contro squadre che vengono qui solo per difendersi. Contro avversari che si aprono e giocano siamo molto più efficaci, troviamo più spazi e riusciamo a esprimere meglio il nostro calcio. Ovviamente dobbiamo adattarci e trovare soluzioni diverse, magari con tiri da fuori area o sfruttando meglio i cross. Non è semplice, ma dobbiamo crescere sotto questo aspetto».
Rispetto ai primi mesi del campionato sembrate aver perso brillantezza e continuità. Cos'è cambiato secondo te?
«È vero, prima riuscivamo a essere più fluidi e tutto ci veniva con più naturalezza. Ora stiamo attraversando un momento più difficile, facciamo fatica a far girare bene la palla e questo ci limita parecchio. Però siamo una squadra forte e già in passato abbiamo dimostrato di saper reagire nei momenti difficili. È quello che proveremo a fare anche adesso, lavorando ancora di più per ritrovare la nostra identità».
Le prossime due partite sono contro Juventus e Inter. Vedremo un'Atalanta ancora protagonista oppure ora siete solo un ostacato nella corsa scudetto?
«Credo che oggi la vera protagonista sia chi sta in vetta alla classifica. Noi però abbiamo fatto finora un campionato importante, e ci sono ancora 11 partite da giocare. Se riusciremo a reagire e ottenere risultati positivi, possiamo ancora essere protagonisti fino alla fine. Non abbiamo intenzione di mollare, ma sappiamo che c’è tanto lavoro da fare».
Ederson non cerca alibi e, con grande onestà, analizza le difficoltà della squadra. L’Atalanta ha perso brillantezza, ma è evidente dalle sue parole che la voglia di risalire e tornare protagonista non manca. Contro Juventus e Inter, due grandi sfide che potrebbero segnare definitivamente la stagione, servirà la vera Dea per riaccendere il sogno.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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