Luciano Spalletti ha letteralmente sbottato ieri sera in conferenza stampa dopo il passaggio del turno. Il commissario tecnico ha risposto in malo modo al giornalista di 'Radio 24' Dario Ricci che gli aveva chiesto se la formazione scelta per sfidare la Croazia, un 3-5-2 diverso dai precedenti 4-2-3-1, fosse figlio di un patto con i calciatori: "Io ci parlo coi calciatori, qual è il problema? E' un patto per gli altri? Questa è una cosa che le hanno detto, però non si prenda delle licenze che non sono sue, sono debolezze di chi racconta le cose. C'è un ambiente interno e un altro esterno e se nell'ambiente interno c'è chi racconta le cose non vuole bene alla Nazionale. Qual è la qualità della scoperta in questo caso qui? E' una cosa normalissima. Io ho fatto la tesi a Coverciano sul 3-5-2, poi gliela faccio vedere. Patto perché?"

Poi ha aggiunto: "Voi avete detto a me che era il girone della morte, non l'ho detto io. La Spagna è fortissima, la Croazia è fortissima, è gente abituata a questo tipo di partite qui. Per me quando si scende sotto il livello minimo è perché si sente il morso della pressione, però intanto fino a questo punto qui sono sempre cresciuti dal mio punto di vista. Poi io più che un patto torno a parlare dei calciatori e c'è da cambiare da una partita all'altra".

Una risposta che è andata ben oltre la domanda del giornalista. Un fraintendimento che, poco dopo la conferenza stampa, è stato chiarito con una telefonata.

Sezione: Interviste / Data: Mar 25 giugno 2024 alle 12:30
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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