"L'impoverimento è notevole ma la causa del problema non è mai solo una". A dirlo è Roberto Samaden, responsabile delle giovanili dell'Atalanta, che ha rilasciato una lunga intervista a Libero. "C’è più concorrenza, anni fa il calcio era quasi l’unica possibilità che aveva un ragazzo per poter fare sport. Oggi ci sono altre opportunità e inoltre altri interessi catturano i nostri giovani, con il rischio di danneggiarli. Finché praticano un altro sport, fanno il loro bene e quello delle loro capacità motorie, ma il problema sorge quando le alternative allo sport sono legate a uno strumento che non si lancia, non si tira e non si acchiappa, ma che stringendolo tra le mani consente loro di vivere in maniera virtuale quelle che in passato erano esperienze quotidiane legate al movimento".

Come si può arginare un fenomeno di questa portata?
"Attivando azioni concrete che consentano ai ragazzi di svolgere ugualmente tanta attività sportiva. Non basta dire che le cose sono cambiate e che non è più come prima. La responsabilità va tutta agli adulti".

Che azioni propone?
"Calcio nelle scuole, con strutture adeguate. Più spazi attrezzati nei comuni per il gioco libero. Io svilupperei un progetto di Calcio a 5 nelle scuole e farei in modo che i ragazzi possano giocare tanto anche in altri ambienti".

Sezione: Interviste / Data: Dom 04 agosto 2024 alle 12:15 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
vedi letture
Print