Due gol all’Atalanta, dopo averne segnati due al Genoa alla prima di campionato. Rewind a inizio stagione, alle difficoltà di Lautaro Martine e allo stato di forma di Marcus Thuram. Il 4-0 inflitto dall’Inter alla Dea di inizio Serie A è stato caratterizzato anche da una prestazione monstre di Tikus, in una prima parte di campionato a mille all’ora.

Thuram a fine girone di andata aveva praticamente equiparato il numero di marcature siglate nello scorso campionato, salvo poi rallentare bruscamente. Nelle undici giornate fin qui disputate dopo il giro di boa, il francese ha segnato appena un gol. Il motivo lo ha spiegato Simone Inzaghi: Marcus gioca da tempo sul dolore e su qualche problema fisico che lo ha limitato. Non è ancora del tutto alle spalle, ma la prestazione con il Feyenoord - il gol negato dalla traversa sarebbe stato ancora più bello di quello segnato - ha certificato come il nerazzurro sia sempre più vicino al rendimento della prima metà dell’amata sportiva. Un fattore da non sottovalutare.

Atalanta-Inter, che senza girarci attorno vale una discreta fetta di scudetto, è anche la sfida tra lo stesso Inzaghi e Gian Piero Gasperini. Il pregresso, come pure la rivalità personale che affonda le sue radici nel 2019, è cosa nota: gli ultimi sette confronti hanno portato ad altrettante vittorie dell’allenatore interista, che non perde con il collega addirittura da quando allenava ancora la Lazio.

Un filotto a senso unico per il quale non è sufficiente la diversa qualità dei giocatori allenati. Anche a non voler considerare quanto la mano dei tecnici sia stata determinante nella crescita delle rispettive rose - e forse sono i due casi più emblematici della Serie A -, in questo lasso di tempo ci sono stati allenatori che hanno messo in difficoltà l’Inter di Inzaghi. L’hanno persino battuta - fosse anche solo in maniera episodica -, con squadre sulla carta meno titolate. L’Atalanta non ci è mai andata particolarmente vicina.

È questione di filosofie, e non inganni il fatto che entrambi giochino con la difesa a tre. L’Atalanta aggredisce senza sosta, l’Inter sa gestire i tempi della partita. L’Atalanta va uomo contro uomo, l’Inter mescola le carte e porta a spasso un avversario che adotta questa strategia: i difensori vanno avanti e i centrocampisti indietro, per chi lo fa è uno schema ma per chi lo subisce diventa confusione pura. E una serie così lunga non è un caso.

Sezione: L'avversario / Data: Dom 16 marzo 2025 alle 09:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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