In un fine settimana di scontri al vertice, la Serie A risponde con il derby d'Italia più spettacolare nella storia di questa rivalità centenaria. A sorridere, però, è soprattutto il Napoli di Antonio Conte. La sfida tra Inter e Juventus finisce con un roboante 4-4: vale tanto quanto lo zero a zero, considerata la corsa scudetto aperta in Serie A, ma almeno San Siro si è divertito con una notte di emozioni, rimonte e controrimonte. Simone Inzaghi e Thiago Motta si dividono la posta: nessuno dei due sarà troppo contento, ma pensando alla gara di andata dello scorso campionato c'è solo un commento. Che spettacolo. Almeno per quanto riguarda gli attacchi.

L'Inter chiude in vantaggio un primo tempo spettacolare. La sera si accende al quarto d'ora: Pavard crossa, Thuram anticipa Danilo che lo stende. Pochi dubbi sul rigore: dal dischetto si presenta Zielinski, che spiazza Di Gregorio e segna il suo primo gol in maglia nerazzurra. È solo la miccia: la reazione bianconera è dirompente, soprattutto con Conceiçao, che fa il vuoto sulla corsia di pertinenza. Il pareggio arriva su altro asse: cross di Cabal dalla trequarti sinistra, McKennie ha tutto il tempo di appoggiare per Vlahovic che a sua volta non incontra difficoltà nel battere Sommer. Al 26' la gara cambia ancora padrone, perché il figlio di Sergio parte in slalom e crossa: tutto facile per Timothy Weah, figlio di George, e 1-2. Non è finita qui: tre minuti di fuoco portano la squadra di Inzaghi nuovamente avanti. Al 34' Mkhitaryan parte per vie centrali, scambia con Thuram e infila Di Gregorio con un tiro velenoso. Al 37' calcione di Kalulu a Dumfries in area: dal dischetto va nuovamente Zielinski, che non sbaglia. Ultimo sussulto di frazione, un tiro a giro di Weah che sibila a sinistra della porta difesa da Sommer. 3-2 all'intervallo.

Fuga Inter e rimonta Juve. La ripresa inizia con gli stessi effettivi e la medesima musica. Al 53' l'Inter prova a scappare: su calcio d'angolo la palla arriva a Dumfries, che dal secondo palo gira alle spalle di Di Gregorio, è 4-2. Inizia la girandola dei cambi, Motta si gioca la carta Yildiz: a evitare che il passivo bianconero servono due parate strepitose dello stesso Di Gregorio, su Dimarco da fuori e soprattutto Barella - con deviazione - da due passi. È proprio il 10 bianconero a riaprire la contesa: Yildiz riceve da McKennie sulla sinistra, arriva in area complice la morbida opposizione di Dumfries e Bisseck, incrocia battendo Sommer per il 4-3. Sono i soliti due a regalare alla serata il nuovo pareggio: Conceicao crossa da destra, Bisseck allontana ma sui piedi di Yildiz. Conclusione potente - male il portiere nerazzurro - e 4-4 a una decina di minuti dalla fine della contesa.

Sezione: Le Altre di A / Data: Dom 27 ottobre 2024 alle 20:16 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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