Troppa Roma o poco Empoli? Gli azzurri si leccano ancora una volta le ferite

Prendere un gol dopo pochi secondi può rappresentare un macigno sulla tenuta mentale di una squadra a cui la vittoria manca da tanto. E il gol subito in avvio ha certamente scosso i piani di D'Aversa, che aveva preparato la partita puntando molto sull'approccio alla gara. L'Empoli ha giocato un primo tempo poco consistente e ha sofferto moltissimo le scorribande centrali della Roma, che riusciva a penetrare con relativa facilità. Solo i due legni colpiti da Shomurodov e Konè hanno permesso ai toscani di andare al riposo in svantaggio di un solo gol.

Meriti della Roma e demeriti dell'Empoli

Ma è solo merito della Roma? Gli ospiti, certamente più forti sul piano tecnico rispetto ai padroni di casa, hanno mostrato di essere una squadra trasformata dalla cura-Ranieri. Sono arrivati per primi su quasi tutte le seconde palle e hanno mostrato maggiore lucidità in fase di passaggio. Al contempo, però, l'Empoli è parso insicuro e impreciso. Troppi passaggi sbagliati, poco movimento degli attaccanti e poco filtro dei centrocampisti. La Roma ha giocato una partita semplice, sfruttando le sue abilità, ma l'Empoli non è parso avere la verve dei giorni migliori.

Pochi tiri in porta

L'Empoli continua a tirare poco in porta e in Serie A, se non vai alla conclusione, non vinci. L'occasione all'ultimo secondo, assieme al tiro dalla distanza di De Sciglio nei primi minuti, non può bastare per una squadra che vuole salvarsi. In questo momento l'attacco azzurro fa fatica, non trova più il gol con regolarità: ha segnato solo una volta, sugli sviluppi di un calcio piazzato, nelle ultime cinque partite. Un bottino davvero magro che dovrà essere rimpinguato nelle prossime giornate.