Primavera, alla scoperta di Samuele Ghezzi

Un vero jolly, di quelli sui quali si sa di poter fare sempre affidamento. Samuele Ghezzi ha iniziato la sua seconda stagione con la Primavera nerazzurra e in questi anni ha imparato a giocare un po’ ovunque: centrocampista, terzino, esterno a tutta fascia o “braccetto” nella difesa a tre, a destra o a sinistra. “Ricoprire più ruoli è stimolante e ti aiuta a crescere più in fretta” sottolinea il ragazzo classe 2005, arrivato in nerazzurro nell’estate del 2018 dallo Scanzorosciate. “Ho cominciato nell’U14. Allenatore mister Gambirasio (ora tecnico dell’U16, ndr) che già conoscevo prima di arrivare nell’Atalanta e che mi ha aiutato molto a inserirmi fin da subito nel gruppo e a apprendere la mentalità di questa squadra. Da bergamasco – Samuele è di Grassobbio – giocare in questa società è veramente un onore e un prestigio. Sento la responsabilità di vestire questi colori e di fare bene, e questo mi spinge a dare il massimo ogni giorno. Mi è capitato anche di indossare la fascia di capitano: un ulteriore riconoscimento che va ricambiato con massimo impegno e dedizione”.

All’Atalanta è cominciata la personalissima evoluzione del ruolo di Samuele: “Nasco come centrocampista e in quella posizione ho sempre giocato fino all’U17 quando mister Fioretto mi ha sperimentato come terzino e successivamente braccetto della difesa a 3. Anche quest’anno sto giocando per lo più in difesa, ma mister Bosi sa che può farmi giocare anche in tutti i ruoli del centrocampo”.

La passione per il calcio è nata presto a casa di Samuele, “trasmessa da mio papà Cristian e mio nonno Alfio, che spesso mi accompagnava agli allenamenti. Ho iniziato a giocare all’età di 5 anni nella squadra del mio paese, l’USO Grassobbio. È una passione che ho fin da bambino. Ora nel tempo libero mi piace ascoltare musica e stare con la mia famiglia e gli amici di sempre. Sono all’ultimo anno al liceo scientifico sportivo: conciliare studio e calcio non è sempre facile, ma è fattibile con qualche sacrificio”.