Era una di quelle giornate che ti fa ricordare perché ami il calcio. L'Eco di Bergamo rivive l'atmosfera della sfida di ieri pomeriggio tra Atalanta e Cagliari. Bergamo era elettrica, animata dalla passione per la propria squadra e dal ritorno a un orario che aveva il sapore dei ricordi: una partita alle  15.Nel Gewiss Stadium, quasi 15.000 anime erano lì, pronte a vivere un pomeriggio da incorniciare. E come potrebbero dimenticare quel primo tempo in cui l'Atalanta ha mostrato la sua maestria, con un Lookman infiammato e due colpi sul legno che hanno fatto vibrare il cuore di ogni tifoso?

Ma non era solo una questione di gioco. Era l'atmosfera, il senso di appartenenza che legava ogni individuo presente. Un legame tangibile tra padri e figli che camminavano insieme, unendo generazioni di tifosi nerazzurri. E poi c'erano i tifosi del Cagliari, fedeli e inesauribili, che hanno mostrato quanto l'amore per una squadra possa superare ogni distanza, ogni ostacolo.

Sir Claudio Ranieri, con la sua compostezza britannica, e Gasperini, l'irrequieto mister nerazzurro che viveva ogni singolo minuto come se fosse l'ultimo, rappresentavano due anime diverse del bellissimo mondo del calcio. E quando Mario Pasalic ha siglato quel gol, tutto sembrava congelarsi per un attimo, prima di esplodere in un'ovazione collettiva.

Era una di quelle giornate in cui il calcio non era solo uno sport, ma un'esperienza, un viaggio nel tempo e nel cuore. E mentre Musso, con un sorriso radioso, portava con sé un piccolo fan verso la curva, si poteva percepire che quella non era solo una partita, ma un ricordo destinato a rimanere indelebile.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 25 settembre 2023 alle 08:08
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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