L'Atalanta è uscita dalla settimana più dura della stagione con una certezza in più e una paura in meno. Due sfide contro Juve e Inter avrebbero potuto demolire o rilanciare le ambizioni nerazzurre: il bilancio è migliore di quanto preventivato, nonostante il passo falso interno contro i nerazzurri di Milano. Ma nonostante il ko, il distacco sul quinto posto rimane rassicurante, e forse proprio dal confronto con la capolista esce rafforzata l'idea che l'obiettivo Champions sia oggi molto più realistico rispetto a qualche settimana fa.
BILANCIO POSITIVO
Dieci giorni fa, dopo lo 0-0 casalingo col Venezia, ci si chiedeva quanti punti avrebbe potuto racimolare l'Atalanta contro Juventus e Inter, con la consapevolezza che già due punti sarebbero stati accolti come una buona notizia - ne parla Pietro Serina sul Corriere di Bergamo -. Ne sono arrivati tre, più di quanto si sarebbe immaginato, grazie al clamoroso 4-0 di Torino contro i bianconeri, un successo che ha ribadito il valore della squadra e l'ha proiettata verso l'Inter con fiducia. La sconfita interna coi nerazzurri di Inzaghi ha sì riaperto la distanza dal primo posto (-6 punti ora), ma la classifica è chiara: la distanza dal quinto posto occupato dalla Juve resta di 6 punti, di fatto 7 considerando lo scontro diretto favorevole.
LA DIFFERENZA È LA QUALITÀ
Con l'Inter è mancato qualcosa, soprattutto in termini di lucidità ed esperienza, ma l'Atalanta non ha deluso: è semplicemente emersa la differenza con una squadra che si è confermata più pronta a giocarsi certe partite. Inzaghi ha la rosa più forte e ha vinto con merito, grazie a qualità tecnica e gestione dei momenti cruciali, mentre Gasperini ha pagato alcuni episodi decisivi, compresa l'espulsione ingenua di Ederson. Ma non è certo questa partita a ridimensionare la squadra nerazzurra, anzi: certifica che i bergamaschi, in condizioni normali, oggi valgono certamente una delle prime quattro posizioni.
UN PIAZZAMENTO DA DIFENDERE
La classifica sorride ancora: il Napoli è davanti di tre punti ma non appare così imprendibile, mentre dietro, Juventus e Bologna sembrano non avere la continuità necessaria per insidiare davvero la Dea. Dopo la sosta, l'Atalanta avrà il destino nelle proprie mani, con partite difficili ma tutte alla portata: Fiorentina, Lazio, Bologna e Milan saranno le ultime sfide chiave per blindare definitivamente il sogno Champions. Sarà fondamentale soprattutto ritrovare continuità in casa, lì dove quest'anno sono mancati punti pesantissimi.
MATURITÀ E AUTOSTIMA
La sconfitta con l'Inter deve diventare un punto di ripartenza. Ora la squadra sa di essere forte, sa che il quarto posto dipende soltanto da sé e che nessun avversario da qui alla fine sarà superiore tecnicamente. Il compito dell'Atalanta sarà allora non farsi prendere dall'ansia, mantenere alta la concentrazione e trasformare l'amarezza di una serata storta in rabbia agonistica e maturità da grande squadra. Perché essere tra le prime quattro è possibile, e stavolta più che mai dipende davvero tutto dalla Dea.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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