La Nazionale di Luciano Spalletti si gode finalmente un’abbondanza offensiva che fino a pochi mesi fa sembrava utopia. In cima a tutto, Mateo Retegui: il centravanti che ha cambiato volto all’attacco azzurro, reinventato da Gasperini nell’Atalanta e ormai titolare fisso del CT. Ma alle sue spalle cresce la concorrenza: da Maldini, talento puro che attende solo continuità, fino a Kean e Zaccagni, passando per la duttilità di Barella.
RETEGUI, IL NUOVO SIMBOLO AZZURRO
Retegui resta il perno centrale del progetto offensivo italiano. Capocannoniere della Serie A e riferimento imprescindibile per Spalletti, l’italo-argentino rappresenta il classico numero 9 di cui l’Italia sentiva tremendamente bisogno. Nonostante la concorrenza di Kean, rinato con la Fiorentina e sempre più decisivo, Retegui resta in vantaggio nelle gerarchie. Il suo ruolo potrebbe però essere messo in discussione nelle ultime ore prima della sfida con la Germania: il CT sta valutando se privilegiare la fisicità del centravanti atalantino o la rapidità di Kean.
MALDINI, IL TALENTO CHE PUÒ CAMBIARE GLI EQUILIBRI
Se Retegui è certezza, Daniel Maldini è la carta a sorpresa. Dopo un avvio complicato con l’Atalanta a causa di qualche acciacco fisico, il figlio d’arte ha impressionato nel suo debutto con la Nazionale contro Israele. Tecnica sopraffina, grande personalità e visione di gioco: Maldini rappresenta quella figura del “10 vero” che mancava al calcio italiano. Potrebbe diventare il regista offensivo capace di innescare incursori come Barella e Frattesi, regalando qualità e imprevedibilità.
KEAN, NON SOLO ALTERNATIVA
Moise Kean sta vivendo un periodo di forma straordinario con la Fiorentina. È un attaccante moderno, versatile, capace di agire da seconda punta o da centravanti puro. La sua candidatura per affiancare Retegui, soprattutto a partita in corso, è forte. Spalletti studia attentamente la possibilità di schierare un tandem pesante, considerando la crescita del viola, pronto anche a sfruttare gli spazi creati dal centravanti dell’Atalanta.
BARELLA E ZACCAGNI, ALTERNATIVE DI LUSSO
Oltre alle punte pure, Spalletti ha soluzioni offensive diverse. Barella può agire da trequartista "falso", ruolo che il CT aveva già affidato a Nainggolan ai tempi di Roma e Inter, per dare maggiore compattezza al centrocampo senza sacrificare incursioni e inserimenti. Dall’altra parte, Zaccagni offre fantasia e dribbling, qualità rare in questa Italia. L’esterno della Lazio è in grado di agire sia da ala pura che da trequartista, permettendo al CT variazioni tattiche come il 3-4-2-1.
RASPADORI E GLI ALTRI: ARMI IN PIÙ
Jack Raspadori, rilanciato recentemente da Conte a Napoli, potrebbe essere un perfetto complemento per Retegui in attacco, formando una coppia complementare e tecnicamente assortita. Anche Lucca, centravanti classico e potente, e Scamacca, al momento infortunato, rimangono nei piani del CT per garantire ulteriori alternative.
Spalletti può sorridere: finalmente la Nazionale italiana non è più prigioniera di scelte obbligate, ma può permettersi il lusso di valutare soluzioni offensive diverse. Retegui guida il reparto, Maldini scalpita per emergere, mentre tutti gli altri sono pronti a contribuire. Questa Italia può davvero tornare a sognare.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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