Thiago Motta, ultima beffa: il Bologna in Champions non vale neanche il 3° posto a Coverciano

Non sono giorni da ricordare per Thiago Motta. Il tecnico italo-brasiliano, esonerato ieri dalla Juventus, ha incassato la solidarietà di Gian Piero Gasperini. Dal palco di Coverciano, dove ha ricevuto la Panchina d’Oro Speciale per il successo in Europa League dell’Atalanta - classificandosi secondo alle spalle di Inzaghi nella classifica generale -, il maestro dell’ormai ex allenatore bianconero gli ha rivolto un pensiero. Al centro tecnico della FIGC, del resto, oggi poteva tranquillamente esserci Motta.

Il terzo posto, alle spalle di Inzaghi e Gasp, è andato infatti a Vincenzo Italiano. L’allenatore del Bologna, attualmente quarto nella classifica del campionato di Serie A, non è stato votato - come del resto anche i suoi colleghi - per la stagione in corso, ma per quella precedente. Certamente, con tanto di raggiungimento della finale di Conference League, ma comunque conclusa con l’ottavo posto alla guida della Fiorentina: un buon piazzamento, e del resto non si tratta certo di discutere le qualità di un ottimo allenatore come Italiano, ma non indimenticabile. Non paragonabile, per capirsi, all’aver portato il Bologna in Champions League per la prima volta nella sua storia.

Non ci si spinge a dire che Thiago Motta avrebbe meritato la vittoria: quella di Inzaghi, peraltro dopo il raggiungimento di un traguardo storico per l’Inter, è meritata anche per il calcio espresso e del resto votano i colleghi/avversari. Però, senza gli ultimi aggiornamenti, è difficile pensare che Motta non avrebbe potuto raggiungere almeno il terzo posto: è una piccola beffa, sicuramente marginale rispetto al tracollo bianconero. Ma anche un promemoria del ritmo inarrestabile del calcio, che si dimentica spesso di quanto fatto in precedenza.