A volte anche la guerra e la politica possono ostacolare un affare di calciomercato. È il caso di Ivan Ilic, centrocampista del Torino pronto a trasferirsi allo Zenit per circa 23 milioni, con ingaggio da 3,5 milioni netti a stagione. Proprio le cifre dell'affare inducevano i tifosi a glissare sulle sanzioni occidentali contro Russia per la guerra in Ucraina e l’embargo finanziario a Mosca. Ma l'affare non è chiuso e il giocatore, per ora, si sta allenando con i granata. La Gazprom è proprietaria del club e per questo, scrive La Repubblica, si è sussurrato addirittura di un intervento indiretto del Cremlino.

Dal punto di vista russo l'intoppo sarebbe economico perché, con la guerra in corso certe cifre rischiano di attirare troppa attenzione. Ilic, di nazionalità serba, viene da un Paese vicino al presidente russo Putin e il suo ingaggio allo Zenit non creerebbe alcun caso politico. In Europa, invece, la questione non è solo calcistica. La FIFA vigila sulle operazioni con i club russi e le operazioni non sono vietate se la filiera bancaria e la destinazione del denaro non sono riconducibili alla lista nera. Che esiste anche nel calcio — la Gazprom ad esempio ne fa parte con la sua banca privata — ma che può essere comunque aggirata.

Sezione: Calciomercato / Data: Sab 20 luglio 2024 alle 12:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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