La vittoria per 2-1 contro l’Udinese ha confermato il grande momento dell’Atalanta e la capacità della squadra di adattarsi anche a partite complicate. Il capitano Marten de Roon ha raccontato nel post-gara in conferenza stampa il difficile primo tempo, la svolta avvenuta nell’intervallo e il valore di un gruppo sempre più completo e competitivo. Orgoglioso del percorso della squadra, De Roon ha espresso emozione per la crescita personale e per il ruolo cruciale che ricopre all’interno del progetto nerazzurro. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Marten, una vittoria pesante per come si era messa. Quanto è stata importante la reazione e cosa vi ha detto Gasperini nell’intervallo?
"È stata una partita davvero complicata, soprattutto nel primo tempo. Credo sia stato il nostro peggiore di quest’anno: eravamo lenti, poco lucidi, e devo ammettere che personalmente non ricordo un passaggio fatto correttamente. Il mister, in realtà, non ha dovuto dire molto. Sapevamo tutti che dovevamo cambiare registro. Ci siamo detti di lottare di più, di contrastare il loro gioco fisico e di mettere in campo tutto quello che avevamo. Nel secondo tempo non abbiamo fatto cose straordinarie, ma abbiamo mostrato carattere e questa è stata la chiave per ribaltare la gara."
Vedere l’Atalanta così in alto in classifica è un motivo di orgoglio? Cosa ne pensi dei discorsi sullo scudetto?
"Essere lì in alto è la dimostrazione che stiamo lavorando bene. Abbiamo fatto un ottobre fantastico, raccogliendo risultati importanti. Però dobbiamo restare con i piedi per terra: puntiamo a migliorare e a stare tra le prime, ma non dobbiamo caricarci di pressioni inutili. Il primo tempo di oggi è un segnale che c’è ancora tanto da crescere. Per lo scudetto? È presto per parlarne, vedremo più avanti dove possiamo arrivare."
Gasperini ti ha definito insostituibile, un giocatore che ragiona con la sua testa. Come vivi questo rapporto con lui?
"È un grande onore sentirlo dire, ma penso che sia vero il contrario: ragiono come lui perché in tutti questi anni mi ha insegnato tantissimo. Ho imparato a capire cosa vuole e a trasmetterlo ai miei compagni in campo. Grazie a lui ho raggiunto grandi traguardi, mi ha aiutato a crescere come calciatore e come persona. Mi fa piacere essere considerato insostituibile, ma il merito è suo per avermi dato fiducia."
Hai vissuto tante Atalanta diverse. Questa squadra sembra più completa rispetto al passato. Sei d’accordo?
"Ogni squadra ha le sue caratteristiche, ma è vero che questa Atalanta è più matura. Oggi, ad esempio, abbiamo vinto una partita che l’anno scorso probabilmente avremmo perso. La rosa è più profonda, abbiamo giocatori in grado di cambiare il corso delle gare. Questo fa la differenza nelle sfide difficili. La mentalità è cresciuta, ora sappiamo adattarci e trovare soluzioni diverse quando il nostro gioco abituale non funziona."
Se potessi parlare al Marten che è arrivato a Bergamo dieci anni fa, cosa gli diresti?
"Gli direi di stare tranquillo. Ricordo che all’inizio è stato difficile: non parlavo la lingua, non conoscevo nessuno e c’erano pochi stranieri in squadra. Ho sofferto parecchio nelle prime settimane. Ma il percorso che ho fatto con questa società e questa squadra è incredibile. Sono orgoglioso e onorato di essere qui e di aver vissuto tutto questo con l’Atalanta."
La vittoria contro l’Udinese non è solo un risultato prezioso in classifica, ma un segnale di crescita per l’Atalanta. De Roon, anima del centrocampo e leader indiscusso, rappresenta al meglio i valori di una squadra che non smette mai di lottare. Il capitano guarda avanti con ottimismo, consapevole che il meglio deve ancora venire. "Siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare per crescere ancora.", ha concluso.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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