Luciano Spalletti era chiaramente nervoso nella conferenza stampa post Germania-Italia 3-3. L'approccio degli azzurri alla partita di Dortmund è stato inaccettabile, una frazione in balia delle onde e di una squadra - quella tedesca - che per quarantacinque minuti ha giocato come al gatto col topo. La nostra Nazionale ha approcciato la partita con un atteggiamento rinunciatario ancor prima che difensivo, il 3-5-2 con Di Lorenzo esterno alto al posto di Politano è stato interpretato dalla squadra quasi come un segnale di resa anticipata. O meglio, come il segnale che l'obiettivo doveva essere solo e soltanto provare a non prendere gol fin quando il CT non avrebbe cambiato qualcosa a gara in corso.

Non era così, non doveva essere così: bisognava sì contenere gli avversari ma anche pungolarli in ripartenza e nella prima frazione non ci siamo mai riusciti. Più di qualcosa però non ha funzionato: nella strategia, soprattutto nelle scelte. Del resto Spalletti stesso lo ha ammesso nella conferenza stampa post-gara: "Forse ho sbagliato formazione". E ancora: "Del primo tempo non mi è piaciuto nulla. Ma quando succedono cose così sono sempre io il primo che si mette in discussione per le scelte fatte". Scelte che a posteriori non tornano.

Non ha pagato la scelta di lasciare in panchina Matteo Politano. Tra i migliori a San Siro, l'attaccante del Napoli è stato escluso dall'undici titolare con l'intento di schierarlo a gara in corso per cambiare la partita. Così è stato, peccato che quando è entrato l'Italia era già sotto 3-0. Non ha pagato la scelta di puntare su Gatti e avanzare Di Lorenzo: il primo non ha aggiunto fisicità alla fase difensiva ma ha solo reso più lenta e imprecisa la costruzione, il secondo da esterno a tutta fascia è sembrato poco a suo agio. Non ha pagato nemmeno la scelta di Daniel Maldini, sostituito al 46esimo da Davide Frattesi.

Luciano Spalletti ieri sera a Dortmund ha fatto male i suoi calcoli: per il piano gara, per la scelta degli uomini. E dopo ieri sera torna a far discutere perché l'eliminazione per mano della Germania è figlia anche dei suoi errori nel doppio confronto. Errori nei cambi a San Siro, nelle scelte e nella strategia in quel di Dortmund. Non è la prima volta, lo racconta la cronaca della scorsa estate. Ma deve essere l'ultima: a Oslo nel prossimo match rischiamo già di giocarci la qualificazione al prossimo Mondiale.

Sezione: Italia / Data: Lun 24 marzo 2025 alle 11:30 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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