Trenta minuti di dominio assoluto, due gol di vantaggio fino a cinque minuti dalla fine, ma poi il black-out che ha rimesso in carreggiata la squadra di Rebrov. Al duplice fischio Italia-Ucraina è sul 2-1, una partita ancora tutta in discussione e ancora tutta da vivere. E' un peccato perché l'Italia vista per oltre mezz'ora ha dominato in lungo e in largo. Una doppietta di Frattesi che dà seguito alla rete realizzata a giugno nei Paesi Bassi sembrava aver scacciato timori e preoccupazioni, ma poi è arrivato il gol di Yarmolenko a ricordarci che non si può alzare il piede dall'acceleratore, che il traguardo non è già stato tagliato.

Donnarumma, fischiato prima e durante la partita, ha dovuto effettuare una sola parata fino al gol di Yarmolenko. Al contrario Bushchan è stato sempre al centro della scena perché l'Italia per oltre mezz'ora ha giocato stabilmente nella trequarti avversaria con un possesso palla rapido e cattivo, proprio come voleva Spalletti. Sarà soddisfatto il commissario tecnico per come è arrivato il primo gol: l'errore plateale di Sudakov è anche figlio di un pressing che ha indotto all'errore. Recuperato il pallone, bravo Zaccagni a servire Frattesi coi tempi giusti e poi chirurgico il centrocampista dell'Inter nel calciare dove il portiere non può mai arrivare. Diverso il secondo gol, che nasce da un tiro di Zaniolo intercettato da Frattesi e tornato sui piedi del numero 8 azzurro dopo un paio di rimpalli. Anche in questo caso la mezzala azzurra non sbaglia a differenza del guardalinee che annulla un gol regolare, poi convalidato dal VAR.

Sul 2-0, l'Italia ha alzato il piede dall'acceleratore e l'Ucraina ne ha approfittato. Donnarumma aveva compiuto un autentico miracolo sul primo tiro di Yarmolenko ma poi nulla ha potuto quando Dimarco ha riconsegnato il pallone al numero 7. Al 45esimo è 2-1, la partita non è chiusa.

Sezione: Italia / Data: Mar 12 settembre 2023 alle 21:39
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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