Visite mediche complete, manca solo la firma. Tomas Palacios, pur avendo superato quello che di solito è l’ultimo step prima della sigla del contratto, non può dirsi ancora ufficialmente un giocatore dell’Inter. Nessun allarme in viale della Liberazione, anche se qualcuno ha pensato a un bis della vicenda Samardzic: anche l’ex Udinese aveva completato l’iter medico e poi sappiamo tutti com’è finita. Nulla a che fare con il caso del difensore argentino, che nelle prossime ore potrà definitivamente legarsi al club campione d’Italia.
Nuovo incontro. In giornata, infatti, vi sarà un nuovo rendez-vous tra i dirigenti nerazzurri e chi cura l’operazione, per poi procedere agli autografi sul contratto fino al 2029. Ci sono da sistemare alcuni dettagli con il Rivadavia e il Talleres, soci in affari non sempre d’amore e d’accordo, che in questa trattativa hanno spesso fatto la gara a chi l’avesse più lungo. Questioni - su tutte l’ipotesi di una percentuale sulla futura rivendita, che l’Inter non ha mai voluto concedere - considerate secondarie e risolvibili da tutte le parti in causa, tanto che il giocatore ha affrontato un volo intercontinentale e svolto tutti i test, con annesse foto di rito. Insomma, manca poco, e la firma dovrebbe arrivare già oggi.
Fatto Palacios, il mercato dell’Inter dovrebbe concludersi. Condizionale d’obbligo, perché fino all’ultimo i dirigenti valuteranno una sistemazione alternativa per Joaquin Correa. Le frasi di Simone Inzaghi post Lecce sono una via di mezzo tra la televendita che gradirebbe il club e la sincerità di chi nell’argentino, sotto sotto, ci crede ancora. Di sicuro, l’allenatore nerazzurro non sarebbe contento di vedere partire il Tucu senza avere “in cambio” una quinta punta con caratteristiche simili, cioè diverse da quelle del resto degli attaccanti. Ecco perché l’ipotesi risoluzione, ventilata in corso di mercato, non è più da prendere in considerazione. Ma anche la difficoltà, a quattro giorni dal gong finale, nel reperire un sostituto - idee? Un ritorno last minute su Chiesa o un approccio con il Sassuolo per Laurientè - ha il suo peso sulle chance di permanenza dell’ex Lazio.
Chiuso il mercato, come lo si vedrà, non resterà che concentrarsi sul campo: la Juve manda sei colpi come i gol fatti e i punti in classifica dei bianconeri, per l’Inter il prossimo passo è il primo big match stagionale con l’Atalanta. Il vero dubbio riguarda Lautaro Martinez, che ieri ha lavorato a parte e anche oggi non dovrebbe unirsi ai compagni. L’argentino scalpita, ma la sensazione è che Inzaghi non abbia nessuna ragione per rischiarlo. La stagione si prospetta infinita, specie per il Toro che - complice la Copa America - gioca da mesi senza soluzione di continuità. Per di più, gli ottimi segnali arrivati da Taremi (e anche da Arnautovic, va detto) inducono a gestire ogni stop con la massima cautela. Figuriamoci quello del capitano.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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