Una decisione attesa ma comunque tardiva. Un comunicato stringato, senza mai la parola 'esonero', oppure 'esonerato'. Ivan Juric non è più l'allenatore della Roma. A mettere la faccia per la società giallorossa è stato poi il ds Florent Ghisolfi solo che ha dovuto spiegare le ragioni della decisioni della proprietà nel suo francese. La realtà dei fatti è questa, di un club che ha scelto di fatto di cambiare ancora dopo l'esonero di Daniele De Rossi ma che con Juric stava vivendo una storia già finita, agli sgoccioli, con una data di scadenza scritta e segnata.

La sosta è come sempre dai più vista la volta buona e l'ora giusta per cambiare.Però i primi segnali di rottura c'erano da tempo. Da quando, dopo una prestazione da tregenda dei suoi, Juric definì "buona e positiva" la gara in Svezia contro l'Elfsborg lasciando esterrefatto l'ambiente e i tifosi giallorossi. Da lì, lo sprofondo. Aveva detto il tecnico croato che la manita patita al Franchi contro la Fiorentina era servita per buttarsi alle spalle scorie e scontri interni, anche verbali, anche fisici, coi senatori dello spogliatoio. Invece i passi positivi sono state solo illusioni, reazioni di pancia, d'orgoglio, come la prima vittoria sotto la nuova (oramai vecchia) gestione. Verona, Europa League, ieri il Bologna, le pietre tombali su un percorso già finito. Forse già prima d'iniziare.

Sezione: Le Altre di A / Data: Lun 11 novembre 2024 alle 12:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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