"Dove alleno io, aumentano i ricavi, si dimezzano le perdite e si conquistano i trofei". Era il 30 settembre 2022 e Simone Inzaghi, contestato per un avvio di campionato giudicato non soddisfacente, preparava così Inter-Roma: per la cronaca, a San Siro non sarebbe poi andata benissimo. Solo nell'immediato, però. Due anni dopo, alla vigilia di Roma-Inter, sono cambiate tante cose. Le conferenze stampa si sono diradate, ma su tutto il resto il tempo è stato galantuomo con il tecnico piacentino, che ci ha preso su tutto. Quanto a ricavi e perdite, basterebbe guardare all'ultimo bilancio della società di viale della Liberazione. Sui trofei, è arrivato lo scudetto della seconda stella e non solo quello, ci mettiamo anche la finale di Champions League che a un trofeo ci assomiglia parecchio.

È lo stesso Inzaghi, più o meno, è un'altra Inter. Ma deve continuare a combattere e correre per i propri obiettivi. Le prime sette giornate hanno chiarito che non è il campionato dell'anno scorso, e che probabilmente non sarà la stessa Serie A delle ultime due edizioni. È presto per immaginare il traguardo, ma la sensazione è che il ritorno di Conte in Italia, a Napoli, e l'arrivo di Thiago Motta sulla panchina della Juventus abbiano rialimentato la corsa per il tricolore, a tre più o pretendenti. L'Inter c'è, non solo perché campione in carica e perché comunque attualmente è seconda in classifica, ma perché alcuni passaggi hanno confermato una cosa: quando corrono, i nerazzurri non li prende nessuno. Basta farlo sempre.

Alla fame, nel miniciclo che inizierà domani sera all'Olimpico, si accompagneranno le rotazioni. Il calendario sembra un saliscendi fatto apposta per aiutare Inzaghi nel turnover, almeno fino a un certo punto: Roma e poi Young Boys, Juventus e poi Empoli. L'ingorgo è alla fine, appena prima della sosta: dopo il Venezia ci saranno Arsenal e Napoli in pochi giorni. Fin lì, posto che lo stesso allenatore ha spiegato come il turnover scientifico non sia nelle sue corde, sarà più facile prevedere quando si vedrà l'Inter dei titolarissimi e quando avranno più spazio le cosiddette seconde linee. A Roma, per intendersi, si dovrebbe partire con i primi: Lautaro e Thuram, Barella che torna, Pavard probabilmente favorito a Bisseck e via dicendo. È un miniciclo, con Juve e Napoli come punti esclamativi, che può valere una buona fetta di scudetto.

Sezione: Le Altre di A / Data: Sab 19 ottobre 2024 alle 09:26 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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