Il calcio è fatto di episodi, dettagli, intuizioni, ma anche di scelte che a volte risultano difficili da comprendere. È il caso della sostituzione decisa da Gian Piero Gasperini domenica sera contro il Lecce, con il cambio di Mateo Retegui che ha lasciato perplessi tifosi e addetti ai lavori e stamane appronfondita nel post match dal Corriere di Bergamo

IL MOMENTO MAGICO DI MATEO
Mateo Retegui, autentico trascinatore dell'Atalanta in questa stagione, aveva appena realizzato il gol numero 24 in campionato, raggiungendo il record storico di Pippo Inzaghi, miglior marcatore della storia atalantina in Serie A. Non solo: pochi istanti dopo la rete, l'attaccante argentino aveva anche sfiorato il raddoppio personale centrando un clamoroso palo di testa.

Insomma, Retegui stava vivendo il suo momento migliore della partita, carico di entusiasmo e chiaramente galvanizzato dalla rete appena realizzata. Un centravanti così, in una fase delicata della gara, sembrava la garanzia ideale per spingere l’Atalanta verso i tre punti.

IL CAMBIO CHE NON TI ASPETTI
Eppure, con sorpresa generale, al 74’ Gasperini decide di richiamare Retegui in panchina inserendo Maldini, giocatore sicuramente di qualità ma non certo una prima punta naturale. Dal momento della sostituzione, infatti, l’Atalanta perde brillantezza e incisività, non riuscendo più a calciare verso la porta avversaria. Un finale di gara sterile, con l'1-1 finale che lascia dietro di sé rimpianti e tante domande ancora senza risposta.

L'INGRESSO DI MALDINI NEL FINALE 
Il bomber italo-argentino aveva trovato il giusto ritmo per continuare a essere pericoloso. La scelta di inserire Maldini, evidentemente considerato più adatto a dialogare nello stretto, non si è rivelata efficace, al contrario, ha reso prevedibile e piatto il finale di gara.

C’è da chiedersi dunque se Gasperini abbia voluto preservare il suo giocatore più importante in vista delle prossime gare oppure se sia stato un tentativo – evidentemente non riuscito – di cambiare gli equilibri offensivi con l'inserimento di un attaccante di manovra.

UNA LEZIONE DA NON RIPETERE

Se questa scelta, come sembra, è costata punti preziosi nella rincorsa Champions, ora Gasperini e la squadra dovranno evitare ulteriori passi falsi di questo tipo. A quattro giornate dalla fine, ogni punto diventa decisivo, e l'Atalanta non può permettersi errori di gestione simili se vuole centrare l’obiettivo stagionale.

Rimane dunque il mistero di una decisione che rischia di rimanere impressa nella memoria dei tifosi come uno dei grandi enigmi tattici di questa stagione. Un episodio da ricordare, per non ripeterlo mai più.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 28 aprile 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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