L'Atalanta si ferma sull'1-1 casalingo contro il Lecce, in una serata carica di emozioni per la tragedia che ha colpito i salentini. Tra i protagonisti del match c'è Juan Cuadrado, entrato nella ripresa e decisivo nel procurarsi il rigore poi trasformato da Retegui. In conferenza stampa il colombiano analizza con lucidità la prestazione dei nerazzurri, tra aspetti tecnici da migliorare e obiettivi ancora alla portata. Impossibile non soffermarsi anche sul ricordo personale di Graziano Fiorita. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Juan, l'atmosfera particolare che ha preceduto la gara per il lutto del Lecce ha condizionato in qualche modo il vostro approccio alla partita?
"Sicuramente non è stato facile. Quando vivi certe situazioni, è inevitabile restare scossi e questo può influire sull'approccio. Noi però siamo professionisti e dobbiamo affrontare le partite con determinazione, a prescindere da tutto. Avevamo l'obiettivo di vincere, ma alla fine portiamo a casa un punto importante che ci mantiene al terzo posto. Ora dobbiamo dare tutto nelle prossime gare per conquistare la Champions".

Sei entrato subito bene in partita, procurandoti il rigore decisivo per il pareggio. Cosa è mancato però alla squadra per ottenere la vittoria?
"Abbiamo creato molte opportunità, ma è evidente che ci è mancata freddezza e lucidità negli ultimi metri. Sbagliamo spesso il passaggio finale e sprechiamo troppe occasioni importanti. È fondamentale lavorare in settimana per correggere questo aspetto e diventare più concreti. Dobbiamo restare positivi: siamo forti e tutto dipende ancora da noi".

Pensate che con circa 70-71 punti potrete raggiungere l'obiettivo Champions League? State facendo calcoli a riguardo?
"In questo momento dobbiamo ragionare partita dopo partita, senza guardare troppo avanti. Non è il momento delle tabelle, ma della concentrazione. Ogni gara deve essere affrontata come una finale. Se saremo capaci di farlo, arriveremo al traguardo".

Nelle ultime partite, soprattutto in casa, si è vista un'Atalanta che fatica a trovare spazi. Qual è secondo te il motivo di queste difficoltà in attacco?
"È vero, a volte capita che le squadre avversarie si chiudano molto bene e questo ci complica il lavoro offensivo. Quando troviamo difese molto compatte, facciamo più fatica. È una questione tattica, ma anche mentale: serve più coraggio e dobbiamo imparare a gestire meglio queste situazioni".

Hai giocato anche a Lecce: qual è il tuo ricordo personale di Graziano Fiorita?
"Di Lecce ho tantissimi ricordi bellissimi, e Graziano era una persona meravigliosa, che ho avuto il privilegio di conoscere bene. Questa tragedia ci lascia senza parole, ma ci spinge a stare ancora più vicino alla sua famiglia. Spero che tutti riescano a trovare la forza necessaria per superare questo momento terribile".

Tornando agli aspetti tecnici, non credi che questa squadra tiri troppo poco da fuori area, facilitando così il compito delle difese avversarie?
"Sì, hai ragione. È una soluzione che dovremmo provare più spesso. Abbiamo la tendenza a cercare la giocata di fino, l'uno-due stretto, ma contro squadre molto chiuse il tiro da fuori può essere un'arma vincente per sbloccare le partite".

© Riproduzione riservata 

© foto di www.imagephotoagency.it
Sezione: Interviste / Data: Lun 28 aprile 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print