Una partita sofferta, segnata dal lutto che ha colpito il Lecce e da un approccio alla gara che non è piaciuto a Gian Piero Gasperini. Dopo il pareggio interno per 1-1 contro i salentini, il tecnico dell’Atalanta ha analizzato la prova dei suoi ai microfoni di DAZN con toni decisi, richiamando la squadra all'umiltà e alla concretezza. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, dopo la vittoria brillante contro il Milan, come si spiega un primo tempo così complicato? Ha pesato anche emotivamente la vicenda legata al Lecce?
"È inevitabile che un episodio così tragico tocchi profondamente tutti, anche chi non è direttamente coinvolto. Indubbiamente l’atmosfera prima della gara è stata particolare e carica di emozione. Però, quando l’arbitro fischia l'inizio, bisogna giocare. Noi non lo abbiamo fatto, almeno non come sappiamo fare. L'approccio alla partita è stato davvero pessimo".
A quattro giornate dalla fine del campionato, qual è la sua impressione su questa Atalanta? Solitamente le sue squadre hanno sprint finali notevoli: vede differenze rispetto agli anni passati?
"Ogni stagione è diversa, così come ogni squadra. Questa Atalanta ha caratteristiche differenti dalle precedenti, però devo dire che stasera ho visto un atteggiamento che non mi aspettavo, e che mi preoccupa. Dopo tanti anni di ottimi risultati forse c’è la convinzione errata che conquistare la Champions League sia ormai un risultato quasi scontato. È una mentalità sbagliata e pericolosa".
Crede quindi che nella squadra ci sia troppa presunzione?
"Sì, purtroppo noto una certa arroganza, una superficialità che ci porta a pensare che il raggiungimento della Champions sia un traguardo ormai garantito, come se fosse dovuto. In realtà, dietro di noi ci sono squadre determinate, pronte a tutto pur di superarci, che non aspettano altro che un nostro passo falso".
In vista delle ultime quattro partite, qual è il suo stato d'animo? È più tranquillo o preoccupato?
"Se guardiamo la classifica, ovviamente siamo noi nella posizione migliore. Ma se consideriamo l’atteggiamento visto in campo oggi, qualche timore lo avverto. Sono preoccupato perché questa squadra non sembra consapevole di quanto sarebbe straordinario qualificarsi per la Champions anche quest’anno. In questa fase cruciale non possiamo permetterci cali di concentrazione".
Un messaggio chiaro quello di Gasperini: la Champions League non è un diritto acquisito, ma un privilegio da conquistare fino all’ultima giornata. La parola d'ordine per il finale di stagione, dunque, sarà ritrovare umiltà, compattezza e fame di risultati, per non vanificare quanto fatto fino a oggi.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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