Dopo la sua presenza al Pallone d’Oro, Gian Piero Gasperini si lascia andare a considerazioni appassionate sul percorso e sul futuro della sua Atalanta in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Dall’esperienza al fianco di Lookman a Parigi, fino alla determinazione nel mantenere viva la lotta in campionato ed Europa, il mister spiega i prossimi obiettivi della squadra con la lucidità di chi sa di poter sognare in grande, ma solo con il giusto impegno. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

A Parigi è stata una serata speciale, vero mister? “Sì, una soddisfazione enorme, qualcosa che fa davvero piacere. La candidatura al Pallone d’Oro non era solo mia: rappresenta l’Atalanta intera, Bergamo, la famiglia Percassi, lo staff e tutti coloro che lavorano a Zingonia. È un riconoscimento per chi ha reso possibile tutto questo negli ultimi anni. Non ero solo sul palco, avevo con me una città e una squadra intera. Sono io che devo dire grazie.”

Cosa ha detto a Lookman durante il viaggio per Parigi? “Ho ricordato a Lookman quanto il gruppo sia fondamentale. Gli ho detto che senza compagni come De Roon, Ederson o Djimsiti, il suo percorso sarebbe stato diverso. Certo, l’ho anche preso in giro per lo smoking: alla fine, ha scelto il papillon. Sono contento di vedere che ha capito quanto sia importante condividere il successo con la squadra.”

A proposito di Lookman, l’ha visto in grande forma contro il Verona… “Giocare bene non significa sempre segnare. Per me, il modo in cui Lookman si muove con la squadra è straordinario. Quando sei all’Atalanta, il gioco di squadra viene prima di tutto. E finché ci sarò io, questo sarà un requisito imprescindibile.”

Retegui si è integrato rapidamente, non trova? “Sì, ha capito subito che l’efficacia individuale nasce dalla collaborazione con la squadra. Mi ha colpito il suo modo di adattarsi: l’anno scorso, aveva litigato per un rigore, qui ne ha sbagliato uno, ma continua a tirarli perché sa farlo bene. E, certo, spero sempre che diventi capocannoniere.”

Sarà un bel dilemma quando rientrerà Scamacca? “Non direi, più attaccanti forti abbiamo, meglio è. Più opzioni in attacco aumentano la competitività della squadra. Se c’è un aspetto su cui non transigo, è la capacità di attaccare: anche con le migliori difese avversarie, penso sempre a come segnare.”

La difesa nerazzurra può contare su rinforzi a breve termine? “Assolutamente. Kossounou sta tornando, dobbiamo solo rinforzarlo fisicamente per evitare ricadute. Scalvini, poi, sarà come un nuovo acquisto di qualità: manca poco perché torni a disposizione.”

Il gol di De Ketelaere è stato importante?“Direi di sì, ha segnato un gran gol. Ma, per me, il suo valore va oltre: è bravissimo anche a fare assist. Charles è un giocatore che mi dà soddisfazioni: sta crescendo e ha acquisito fiducia, lo vedo uscire dal campo con un’altra sicurezza.”

E Samardzic e Zaniolo? Quando li vedremo al meglio? “Qui da me la porta è sempre aperta: chi gioca deve sapere che la partita si costruisce con i cambi, con i sedici che scendono in campo, non solo con i titolari.”

Quando potremo avere un’idea chiara degli obiettivi? “Parliamone dopo il mercato di gennaio. Spero di essere nella zona Europa e in corsa per Coppa Italia e Champions. Il calendario sarà più intenso e impegnativo, ma la squadra è in forma e gioca con una qualità che l’anno scorso, in questo periodo, mancava.”

E quanto peserà la partita contro il Napoli? “Vedremo, prima c’è il Monza. Mi interessa mantenere l’intensità e la voglia che abbiamo mostrato di recente: le vittorie ci danno energia. La lezione con il Como l’abbiamo imparata, contro il Monza possiamo confermarlo.”

Inter e Juve sono le squadre da battere?“L’Inter è fortissima, ma anche il Napoli. La Juve e il Milan, però, hanno margini di crescita. Dopo nove giornate, la classifica mostra già tendenze importanti, ma ci serve ancora tempo per capire il valore reale di ogni squadra.”

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Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 30 ottobre 2024 alle 07:01
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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