"Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po'. Da quando sei partito c'è una grande novità", scriveva Lucio Dalla, simbolo di un Bologna che ora ha tutta l'intenzione di volare alto e di raggiungere quel sogno europeo, sempre più concreto. La banda di Thiago Motta ha sofferto per un tempo per poi battere un colpo Champions di quelli che fanno male, un uno-due rifilato a un'Atalanta quadrata nel primo tempo ma condannata da un paio di errori individuali. E adesso? Zirkzee e compagni non hanno più intenzione di fermarsi dopo la sesta vittoria consecutiva, la Dea invece deve riordinare le idee per tornare a correre. A partire dallo Sporting.

Partenza sprint
Una partita a scacchi, due filosofie calcistiche differenti, ma soprattutto un ritmo infernale. L'Atalanta ha impostato la pressione sul livello massimo, la squadra di Thiago Motta ha faticato a trovare varchi in fase offensiva: i padroni di casa hanno di fatto asfissiato il possesso rossoblù rendendo praticamente impossibile, o quasi, la verticalizzazione. A spaccare in due la partita è stato Lookman, un fattore sulla corsia mancina su cui Posch ha potuto fare poco e nulla: il nigeriano, insieme a Ruggeri, ha creato parecchi pericoli a una squadra meno lucida rispetto al solito.

Con presupposti simili la rete orobica è arrivata al 28' quando Lookman, solo nell'area piccola avversaria, è stato abile a ribadire in rete una respinta corta da parte di Skorupski. Zirkzee e compagni hanno reagito di forza, affidandosi agli strappi: la Dea invece ha chiuso spazi e ricucito metri, concedendo poco e nulla in un primo tempo sostanzialmente controllato.

Vincono i rossoblù, il sogno Champions si concretizza
Nella ripresa il Bologna è ripartito da quel colpo di testa di Fabbian nel primo tempo, unica vera occasione degna di nota. La gestione dei padroni di casa non ha evitato la reazione e quell'uno-due terrificante nel giro di quattro minuti ha di fatto cambiato la gara: prima il rigore di Zirkzee, poi la conclusione dal limite di Ferguson, una girata imparabile per Carnesecchi. A dare una scossa ci ha pensato Miranchuk con una conclusione deviata in corner, nella mischia successiva Djimsiti non è riuscito a trovare lo specchio della porta. I pochi assalti nel finale non hanno cambiato la storia dello scontro diretto, a far festa è il Bologna dell'allievo Motta.

Sezione: Serie A / Data: Lun 04 marzo 2024 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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