L'Atalanta è davanti a una scelta strategica: pianificare le sue mosse in base ai limiti imposti dalla Uefa. Con il ritorno alle competizioni europee, la gestione della rosa deve essere impeccabile, in quanto le regole dell'Uefa differiscono notevolmente da quelle della Serie A.

Attualmente, la formazione bergamasca ha ben 27 giocatori pronti per la Serie A, ma soltanto 21 se consideriamo la normativa UEFA. Mentre la Serie A consente fino a sei giovani "trasparenti" (Under 22), il quadro europeo è più restrittivo, con una focus sugli Under 21 che hanno trascorso almeno due anni nel club. Questa sottigliezza ha escluso giocatori come Okoli, De Ketelaere, Touré e Soppy dalla lista giovani Uefa.

Sul fronte nazionale, l'Atalanta ha ancora quattro posti liberi per completare la rosa di 25 giocatori. Gli Under 22, come Scalvini e Ruggeri, possono essere inseriti senza problemi. Ma le cose si complicano in Europa: con l'acquisto di un nuovo giocatore, un altro dovrà inevitabilmente fare le valigie.

Le regole della Uefa pongono anche un'interessante questione relativa ai giocatori extracomunitari. Sebbene Kolasinac detenga la cittadinanza tedesca, Touré rimane l'unico extracomunitario acquisito in questa sessione. Le regole prevedono un massimo di due nuovi giocatori non comunitari, ma solo se si seguono determinate direttive.

La Dea ha davanti a sé un puzzle complicato da risolvere. Mentre si vocifera di possibili acquisti, c'è il concreto rischio di dover escludere giocatori chiave per adattarsi alle regole. La sfida per la dirigenza nerazzurra sarà quella di bilanciare ambizione e conformità, garantendo al tempo stesso che la squadra sia competitiva sia in Italia che in Europa.

Sezione: Serie A / Data: Sab 26 agosto 2023 alle 04:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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