Mentre la Nazionale si prepara per le prossime partite, le tensioni dietro le quinte suggeriscono che ci potrebbero essere sfide ancora maggiori al di fuori del campo. Solo il tempo dirà se Spalletti può mantenere l'equilibrio tra il suo ruolo come CT e le aspettative politiche.

UNA SCELTA POLITICA? Nonostante sia il nuovo volto alla guida della Nazionale, Spalletti è già al centro delle attenzioni, e non solo per le sue scelte tattiche. Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, ha recentemente visitato Coverciano, nominando Spalletti "Ambasciatore della diplomazia dello sport". Tajani sostiene che la nomina di Spalletti come CT non sia basata solo sulle sue competenze calcistiche, ma anche sul fatto che è "un uomo di valori". Questa sorprendente dichiarazione ha sollevato molte sopracciglia. L'intrusione della politica nello sport è sempre stata fonte di polemica.

PREPARATIVI IN CORSO - Mentre la politica si fa strada in Coverciano, la squadra si sta preparando per le imminenti partite di qualificazione europea. Tra i possibili schieramenti, Spalletti sembra puntare su Scamacca come centravanti, una mossa audace che dimostra la sua volontà di sperimentare. Tuttavia, con giocatori come Chiesa e Di Lorenzo fuori per infortunio, il tecnico ha davvero tutte le carte in regola per avere successo?

UN FUTURO INCERTO - Ricevendo la targa di ambasciatore, Spalletti ha ammesso la responsabilità del suo nuovo ruolo, sottolineando che condividerà questa responsabilità con i suoi giocatori. Tuttavia, mentre la Nazionale si prepara per le sfide contro Malta e Inghilterra, c'è da chiedersi quanto influenzeranno queste pressioni esterne sulle prestazioni in campo.

Sezione: Italia / Data: Mar 10 ottobre 2023 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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