Finalmente di nuovo sopra la linea di galleggiamento. Al giro di boa di questo complicato girone di qualificazione verso Euro 2024, l'Italia è finalmente riuscita ad agguantare la seconda posizione in classifica. L'ha fatto tornando al successo dopo l'insipido pareggio di Skopje, l'ha fatto a San Siro dinanzi a quasi 60mila spettatori contro un'Ucraina che, ancora una volta, esce male dalla sfida contro gli Azzurri.
Ad uscire bene dalla sfida del Meazza è invece il commissario tecnico Luciano Spalletti che stasera potrà festeggiare la sua prima vittoria da ct. Ad uscirci ancora meglio è stato Davide Frattesi che, nel suo stadio, ha realizzato una doppietta nei primi trenta minuti.

La partenza degli azzurri è stata di quelle promettenti, la prima mezz'ora di quelle che non si vedevano da tempo. Cattiva, cinica, aggressiva, la Nazionale nei primi 30 minuti ha prodotto sul campo ciò che Spalletti aveva più volte chiesto con le parole. Raspadori preferito a Immobile ha legato il gioco e favorito gli inserimenti delle mezzali. Le corsie laterali - Di Lorenzo e Zaniolo da un lato, Dimarco e Zaccagni dall'altro - hanno lavorato per creare un costante uno contro uno e per non dare punti di riferimento.
Il gol del vantaggio è arrivato dopo dodici minuti. Figlio di un evidente errore di Sudakov, ma anche di un'aggressione alta che ha indotto all'errore il numero 8 ucraino e ha permesso a Frattesi, ben posizionato, di battere Bushchan con un tiro imparabile.
Anche dopo il gol del vantaggio l'Italia non s'è accontentata. Ha continuato ad attaccare, a spingere, e alla mezz'ora di nuovo con Frattesi ha trovato il gol del 2-0. Una rete che era stata inizialmente annullata dal guardalinee per una inesistente posizione di fuorigioco e poi assegnata grazie al check dal VAR.
Sul 2-0 e col pubblico al settimo cielo la partita sembrava decisamente in discesa, ma come dimostrato a Skopje è proprio la discesa con tutti i suoi pericoli a crearci i maggiori problemi. Realizzato il raddoppio l'Italia ha alzato il piede dall'acceleratore e consegnato il pallino del gioco all'Ucraina, che ha ringraziato e dimezzato lo svantaggio prima del duplice fischio anche grazie a un errore di Dimarco che ha reso vana una precedente prodezza di Donnarumma riconsegnando il pallone tra i piedi di Yarmolenko

Sezione: Italia / Data: Mar 12 settembre 2023 alle 22:41
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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