Una spedizione ridotta quella atalantina ai Mondiali in Qatar: quattro i giocatori convocati - niente rassegna iridata per i colombiani Muriel e Zapata - e qualche lampo nerazzurro in uno dei tornei più chiacchierati della storia del calcio. Tra le note liete l'Olanda di Koopmeiners e De Roon, con il percorso terminato ai quarti di finale contro l'Argentina dopo la discussa lotteria dei rigori. Consistenza ed equilibrio da una parte, qualità dall'altra: da applausi la prestazione di Koopmeiners contro l'Albiceleste, con assist per il 2-2 e gol dal dischetto messi a referto.

Maehle e la Danimarca deludono, la duttilità esalta Pasalic

Il grande punto interrogativo ha riguardato invece la nazionale danese. Tante aspettative ma anche parecchie delusioni: ultimo posto nel gruppo D, due sconfitte e un solo pari, ma soprattutto un gol messo a segno. Di solito con la maglia del proprio paese Joakim Maehle era riuscito quasi sempre a trovare quel gol arrivato soltanto in tre occasioni con la divisa nerazzurra: una sinfonia differente in un Mondiale in cui ai danesi è andato praticamente tutto storto.

Nota di merito per Mario Pasalic, al suo primo Mondiale con la Croazia: prima impiegato come centrocampista centrale, poi come esterno destro nel 4-3-3 varato da Dalic. Non un Mondiale da ricordare, ma la duttilità ha premiato ancora una volta Supermario: un segnale ulteriore lanciato al Gasp in vista della ripresa.

Sezione: Qatar2022 / Data: Dom 18 dicembre 2022 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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