Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juventus, parla ai microfoni del Corriere dello Sport del momento difficile di Koopmeiners, fischiato dai tifosi dopo una prima parte di stagione non positiva: "Vedendolo più volte dal vivo, ho l'impressione che stia sentendo mentalmente tanta pressione addosso. Il pubblico della Juventus è esigente. Si è incastrato in questa situazione. Finora non è stato all'altezza delle aspettative e non è certo demerito dell'allenatore. Fatica nel salto di qualità, quando arrivi alla Juve devi farlo soprattutto psicologicamente".

In soldoni, qual è il problema di Koopmeiners?
"Lo vedo rischiare poco le giocate, non si prende le responsabilità, è un po' bloccato fisicamente, ma penso sia più la testa che il corpo. All'Atalanta andavano tutti a duemila, ora deve scrollarsi di dosso i problemi. Ne ho visti diversi che sono andati alla Juve e hanno avuto problemi".

È la zavorra di giocare una big?
"In squadre come Milan, Inter, Juventus, Real Madrid, queste squadre qui, è importante gestire aspettative e pressioni. Se arrivi in club come questi tecnicamente sei sempre all'altezza. Il problema è avere gli attributi per restarci, a quel livello lì".

Dopo Verona può esserci una ripartenza?
"Beh, credo che il gol che ha fatto lunedì gli possa servire per stapparsi. Ora spetta a lui, Thiago Motta lo ha fatto giocare ovunque. Deve mettersi i tappi nelle orecchie, fregarsene del brusio, del rumore di fondo, ed essere forte. Se ci riuscirà dimostrerà di essere da Juve, altrimenti...".

Altrimenti?
"Non sarai una colonna. Anche io sono stato fischiato, arrivavo con un diverso ruolo, ero giovane, quasi spensierato. Però dopo il primo anno, dove ti viene perdonato tutto, se fai male ti massacrano. Parlo per esperienza personale".

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Sab 08 marzo 2025 alle 13:33
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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