Juventus-Udinese 1-0, le pagelle: solo Danilo e i cambi di Allegri abbattono il muro Silvestri

JUVENTUS

Szczesny 6,5 - Dietro la striscia di vittorie e imbattibilità dell'ultimo periodo si nasconde un grande portiere. Altra prestazione impeccabile, sempre puntuale quando chiamato in causa.

Danilo 7 - In scivolata, di fisico, col tempismo. Riparte da dove aveva lasciato: una garanzia nella linea a tre di Allegri. E nel finale regala i tre punti con il tap-in vincente, ergendosi a MVP di giornata.

Rugani 6,5 - Rimpiazza Bremer al meglio. Senza rischiare praticamente nulla dietro e vestendo i suoi panni anche sulle palle inattive a favore, sfiorando per due volte il gol.

Alex Sandro 6,5 - Preciso nelle chiusure, è molto attento ad assorbire anche fisicamente gli attaccanti dell'Udinese.

McKennie 5 - Gioca fuori ruolo, da esterno, e sbaglia tanto. Movimenti, passaggi e anche tiri. In confusione.

Miretti 6 - Torna mezzala destra e il primo tempo è sicuramente positivo. Tanta corsa e tanta generosità. Nella ripresa macchia la prestazione con qualche errore tecnico di troppo. Dal 63' Chiesa 7 - Entra e decide, giusto per far capire che il giocatore che fa la differenza sta per tornare. La sponda per Danilo è dall'altissimo coefficiente di difficoltà, roba per pochi piedi, buoni, buonissimi.

Locatelli 5 - Alterna qualche invito buono a diversi errori a cui poi prova anche a rimediare, ma non sempre vi riesce. Poco lucido nelle giocate, sembra aver dimenticato anche i piedi buoni a casa. Esce tra i fischi di uno Stadium arrabbiato per una serataccia. Dal 63' Paredes 6,5 - Entra bene, col piglio giusto e le giocate vincenti. L'highlight è il lancio illuminante per Chiesa che fa partire l'azione del gol-vittoria.

Rabiot 6,5 - In ogni fase di gioco sposta. Che sia quando c'è da portare il pallone dalla difesa all'attacco o quando c'è da contenere gli avversari.

Kostic 6 - Come al solito ara la fascia, ma a volte soffre in fase difensiva. Va a un passo dal gol grazie a uno dei soliti inserimenti dalla fascia. Dall'81' Soulé s.v.

Di Maria 5,5 - Ancora lontano parente di quello ammirato in Qatar. La classe è tanta, si sa, e sprizza da ogni giocata. E quando s'accende è sempre un piacere vederlo. Il problema è che lo fa solo a tratti e la condizione non aiuta. Esce per un nuovo fastidio al polpaccio. Dal 67' Milik 6 - Si muove tanto, combina coi compagni e dà il suo contributo alla causa.

Kean 5 - Si muove bene, trova tempi e spazi giusti da attaccare, ma spreca tutte le occasioni a sua disposizione. E sono almeno quattro: decisamente troppe per un centravanti. Dall'81' Fagioli s.v.

Massimiliano Allegri 6,5- Bravo per i cambi: Paredes e Chiesa decidono la partita. "La sua Juve continua a non subire gol e riparte da qui, con la consapevolezza che il gol prima o poi arriva". Abbiamo scritto questo dopo Cremonese-Juventus, lo copia-incolliamo per questo Juventus-Udinese, due partite-fotocopia.

UDINESE (A cura di Andrea Piras)

Silvestri 7 - Reattivo quando toglie dalla porta l’incornata a botta sicura da parte di Rugani salvando la sua porta e il risultato. Provvidenziale il tocco su Kean rimanendo in piedi fino all’ultimo e su Kostic nella ripresa. Si arrende solo al tap in di Danilo.

Becao 6 - Duello tutto fisico con Kean all’interno dell’area di rigore. Si sgancia in sovrapposizione su Pereyra facendosi trovare al cross sulla corsia di destra.

Bijol 6 - Svetta di testa sui cross che arrivano dal fondo specialmente da quelli di Kostic dalla sinistra che sono sempre molto insidiosi. Ha il suo da fare nel contenere la qualità di Di Maria.

Perez 6 - Forma una diga sulle ripartenze della Juventus. Non è facile tenere a bada clienti scomodi come quelli bianconeri ma riesce comunque a svolgere il suo compito con precisione con un’unica sbavatura nella ripresa quando buca il cross di Chiesa.

Pereyra 6 - Viene cercato spesso sulla fascia destra. Fa vedere delle ottime giocate di qualità come quando va via in mezzo a due avversari. Scambia spesso con Becao dalla sua parte ma nella ripresa cala di intensità.

Lovric 6,5 - Schierato un po’ a sorpresa questa sera, vince il ballottaggio con Samardzic. Va a pressare i portatori di palla della Juventus recuperando diversi possessi in mezzo al campo ribaltando l’azione. Dal 70’ Samardzic 5,5 - Cerca di dare vivacità alla manovra offensiva con la sua qualità ma non riesce a lasciare il segno a dovere.

Walace 6 - Perno del centrocampo friulano fa tanta densità ma si fa anche trovare al posto giusto nel momento giusto quando c’è da attaccare come quando impegna Szczesny con un colpo di testa sul secondo palo e una conclusione dalla distanza. Dall’88’ Nestorowski s.v.

Makengo 6 - Con Udogie forma un’affidabile catena di sinistra. Si allarga spesso scambiando molto con l’esterno bianconero facendosi vedere dalle parti di Szczesny. Attento anche quando deve pressare. Dal 67’ Arslan 6 - Fa da raccordo andando a chiudere le linee di passaggio bianconere in mezzo al campo.

Udogie 6 - Corre tanto sulla fascia sinistra, dimostrando anche attenzione davanti a Silvestri come quando interrompe nel primo tempo un’azione pericolosissima della Juventus con ottima scelta di tempo. Dal 70’ Ebosse 5,5 - La giocata di Paredes che serve Chiesa è da applausi ma lui non segue a dovere l’esterno della Juventus che genera l’assist per Danilo.

Success 5,5 - Non è un difensore e si vede nell’occasione capitata a Rugani che svetta alle sue spalle. Fa a sportellate con i difensori juventini ma fa fatica a creare occasioni verso la porta di Szczesny. Dal 70’ Ehizibue 5,5 - Non dà l’apporto necessario in fase di spinta, mentre quando la Juve attacca non riesce a chiudere la strada agli avversari.

Beto 5,5 - Non è facile giocare con la difesa della Juventus che non ti lascia un attimo di sosta anche se si guadagna tanti calci di punizione. Poche le occasione per la punta dei friulani che combatte ma non riesce a rendersi pericolosa.

Andrea Sottil 5,5 - La vittoria ormai manca da ottobre. In questo caso la sua squadra lotta e crea anche opportunità da rete mettendo in difficoltà la Juventus. Alla lunga però i cambi fanno la differenza.