Mi fanno impazzire quelli che sparano sentenze ogni dieci minuti. Arriva Tevez? E' scarso. Arriva Gomez? E' uno scarto. Oggi funziona così. Domani sarebbero capaci di dire che Cristiano Ronaldo non sa fare un dribbling. E che Messi a dieci metri dalla porta non è lucido. Li chiamano i disfattisti. Io sono convinto, nessuno si offenda, che questi illustri critici non abbiano visto in azione Gomez per tre partite consecutive. Oppure che l'abbiano scambiato per un altro Gomez, magari un trentacinquenne che avrà smesso di giocare da qualche mese. Va bene così, no problem. Il disfattisimo, è da sempre, nostro compagno di viaggio. Ma se Inter e Milan valutano lo scambio Kuzmanovic-Nocerino (sic), le operazioni Gomez-Fiorentina e Tevez-Juve sono davvero oro colato.
E alla fine il signor Jovetic rimase sedotto, ma anche (quasi) abbandonato. La strategia di Jo-Jo è stata fallimentare, roba da chiedergli "cosa hai combinato?". Jovetic si era impegnato con la Juve, immaginando che tra Agnelli e la Viola prima o poi ci sarebbe stato il disgelo. Insomma, ha guidato contromano sull'autostrada come quel tizio ubriaco che sbaglia casello e si fa dieci chilometri al contrario sperando di non incrociare un tir. Stevan ha fatto un frontale, esponendosi a favore della Juve in quella famosa intervista alla "Gazzetta". Adesso magari gli daranno il Manchester City, che non è il Roccacannuccia, però diciamolo forte e chiaro: rispetto alle sue virgolette in quella famosa intervista è stato un flop totale. Le ultimissime su Jovetic: il Manchester City ha offerto 25 milioni più bonus, lunedì dovrebbe esserci l'incontro con lo United. La Fiorentina aspetta, con Ilicic da tempo sotto il cuscino. A proposito: ringrazio i fratelli Della Valle che non si non sono certo fatti fare le scarpe per Gomez, le tappe di avvicinamento rispetto all'annuncio sono state rispettate in pieno. Chapeau.
Siete in tantissimi, so di avere una bella scorta, ma vi invito sempre a starmi vicino in questi giorni caldi e pieni di sorprese. Ora una risposta. Poche ore fa, di notte, sono stato bombardato su Facebook e Twitter dalla seguente domanda: è vero che la Fiorentina sta addirittura pensando di regalarsi Marco Verratti? Ecco la mia verità, tutta la verità: il faro del Paris Saint Germain piace molto a Pradè. E siccome il diesse ha ottimi rapporti con il suo agente Donato Di Campli, possibile che oltre un mese fa ci sia stato un contatto. Della serie: "Scusa, cosa fai con Verratti?". "Deve prolungare, ti piacerebbe?". "Sì, molto". "Ti capisco, ci starebbe bene". "Ok, ciao e grazie, è stato un piacere". Spesso funziona così: guardi una vetrina e non puoi acquistare due Daytona contemporaneamente. Gomez, per la precisione, è un Rolex tempestato di brillantini. Verratti discuterà presto prolungamento e adeguamento del contratto. Se lo accontenteranno, bene. Altrimenti, il Real - che sta facendo riscaldamento - sarà sempre pronto a scendere in campo con un'offerta congrua.
Il gran ballo degli esterni è sempre stato un disco per l'estate molto gettonato. Isla avrà l'Inter, altrimenti si incatenerà fuori da Chatillon, in attesa che qualcuno lo liberi e gli permetta di raggiungere Mazzarri. Zuniga aspetta la Juve, per ora o per la prossima stagione, sta a De Laurentiis stabilire quanto possa essere conveniente tenere un ragazzo in scadenza e non in odore di rinnovo. Di Kolarov sentiremo parlare presto, mi stupirei se non fosse così. Abate ha un contratto quasi in dirittura, il Milan che fa? Gnazio ha qualche stimatore in giro per l'Europa. Maicon può tornare per la Roma: se la riscaldano, ma bene bene, può essere una discreta minestra.
Tanti direttori sportivi: lavorano, si impegnano, ma non possono essere tutti ispirati e tempestivi allo stesso modo. Altrimenti Pradè e Macia non avrebbero confezionato per tempo l'operazione Gomez a prescindere da Jovetic, bravissimi. Mentre il Napoli sta perdendo Cavani, magari prenderà Damiao, ma la strategia non è la stessa. Il Catania non ha un diesse e si vede. Il Genoa ce l'ha, ma fa tutto Preziosi: nel bene e nel male. Vi invito a leggere le dichiarazioni di Enricuccio vostro su Borriello; nel giro di pochi giorni lo ha fatto diventare da indispensabile a ultima ruota del carro. Qualcosa accadrà, magari presto. Ma forse è più giusto così: meglio un Preziosi in contraddizione che un Delli Carri eternamente in confusione. L'unico direttore sportivo al mondo che fa disastri e viene promosso. Se sbaglia il mercato del Genoa, ma Preziosi non glielo permetterà, può candidarsi per Real Madrid e Barcellona. La famosa meritocrazia al potere, do you know?

 

Sezione: Calciomercato / Data: Dom 14 luglio 2013 alle 09:00 / Fonte: tmw
Autore: Redazione TA / Twitter: @tuttoatalanta
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