L’Atalanta si gioca una fetta di stagione in una notte che può segnare il suo percorso europeo. Dopo il 2-1 subito in Belgio, i nerazzurri devono ribaltare il risultato contro un Bruges che ha sorpreso per aggressività e organizzazione. Ma la domanda resta la stessa della vigilia dell’andata: quale Atalanta vedremo?
L’ATTEGGIAMENTO: SERVE AGGRESSIVITÀ
La chiave della partita sarà tutta nella mentalità con cui i nerazzurri scenderanno in campo. A Bruges è mancato il marchio di fabbrica della squadra di Gasperini: aggressione alta, intensità, fame di vittoria. Il Bruges ha imposto il suo ritmo, mentre l’Atalanta è apparsa timida, attendista, quasi irriconoscibile. Questo non deve accadere al Gewiss Stadium. Il pubblico sarà il dodicesimo uomo, ma in campo servirà una squadra feroce sin dai primi minuti, capace di non concedere iniziativa ai belgi.
LE MOSSE DI HAYEN E LA RISPOSTA DI GASPERINI
Il Bruges ha preparato la partita dell’andata con un piano tattico chiaro e ben eseguito: possesso più alto rispetto alle abitudini, movimenti studiati per destabilizzare la difesa nerazzurra e un pressing asfissiante. La strategia ha funzionato, ma ora tocca all’Atalanta rispondere. Hayen ha già dichiarato che riproporrà lo stesso atteggiamento, ma questa volta Gasperini dovrà anticiparlo. Il pressing alto dei nerazzurri dovrà impedire ai belgi di costruire con calma, costringendoli a giocare sotto pressione e abbassando il loro baricentro.
LOOKMAN ARMA IN PIÙ, HIEN OUT
La buona notizia per l’Atalanta è il recupero di Ademola Lookman, che partirà dalla panchina ma potrà essere decisivo a gara in corso. La sua capacità di creare superiorità nell’uno contro uno è mancata enormemente a Bruges, dove l’Atalanta ha faticato a rendersi pericolosa. Dall’altra parte, però, c’è l’incognita Hien: lo svedese difficilmente sarà della partita e potrebbe essere sostituito da Posch, meglio impiegato a destra per evitare le difficoltà avute all’andata.
GESTIONE DELLE FORZE E LUCIDITÀGasperini dovrà trovare il giusto equilibrio tra intensità e gestione delle energie. Il rischio supplementari è concreto e un’Atalanta che parte a mille senza dosare le forze potrebbe trovarsi in difficoltà nei minuti finali. Sarà fondamentale la lettura dei momenti della gara: sapere quando accelerare e quando controllare, evitando errori di frenesia che potrebbero favorire le ripartenze del Bruges.
ARBITRAGGIO E PROVOCAZIONI: CALMA E SANGUE FREDDO
Il clima sarà rovente, e non solo per la posta in palio. Dopo le polemiche per il rigore inesistente concesso all’andata, i belgi hanno già messo le mani avanti: Mechele ha parlato di «pressioni sull’arbitro», l’ex Degryse ha detto che «gli italiani tireranno fuori tutti i loro trucchi». L’Atalanta non dovrà cadere nella trappola della tensione: il rischio cartellini e nervosismo può essere un fattore determinante.
L’ATALANTA È PIÙ FORTE, MA SERVE DIMOSTRARLO
Numeri alla mano - scrive La Gazzetta dello Sport - , l’Atalanta ha tutto per ribaltare il risultato. Il Bruges, fuori casa, è meno incisivo e storicamente è andato spesso in difficoltà nei ritorni. I nerazzurri dovranno sfruttare la qualità superiore della loro rosa, la spinta dello stadio e l’esperienza internazionale accumulata negli anni.
Il verdetto arriverà in 90’ o, se necessario, 120’. Ma una cosa è certa: questa Atalanta deve tornare a essere se stessa.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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