La trasferta di Berna si trasforma in una dimostrazione di forza per l’Atalanta, che non solo domina lo Young Boys sotto il profilo tecnico e tattico, ma conferma ancora una volta di essere una delle squadre più complete e organizzate d’Europa. Un successo che va oltre il risultato, raccontando di un gruppo che ha ormai raggiunto una consapevolezza e una maturità difficili da scalfire.

LA LETTURA TATTICA: GASP FA CENTRO
La partita si è decisa prima ancora di iniziare - analizza L'Eco di Bergamo - , grazie alla perfetta lettura di Gian Piero Gasperini. Il tecnico ha proposto un 3-4-2-1 che ha valorizzato al massimo le caratteristiche dei suoi uomini. Con De Ketelaere ispiratissimo a destra e Brescianini a sinistra, l’Atalanta ha schierato un tridente anomalo, ma devastante. La posizione arretrata di Brescianini ha garantito equilibrio nei rientri, mentre il belga ha illuminato la scena con la sua visione e i tempi di gioco perfetti. Retegui, schierato come centravanti puro, ha sfruttato ogni occasione per punire una difesa svizzera lenta e impacciata.

L’ISPIRAZIONE DI CDK E L’INTUIZIONE DI RETEGUI
Il primo gol è stato il manifesto dell’Atalanta di Gasperini: un assist millimetrico di De Ketelaere che ha colto il movimento di Retegui alle spalle della difesa avversaria. La qualità offensiva non si è fermata qui. Il belga ha continuato a dettare legge, alternando rifiniture perfette a movimenti senza palla che hanno creato spazi per i compagni. Il secondo gol, nato da un’invenzione di CDK, ha ulteriormente messo in crisi lo Young Boys. Retegui, letale nei duelli individuali, ha poi arrotondato il punteggio con una doppietta che lo consacra tra i bomber più prolifici della stagione.

DIFESA E ORGANIZZAZIONE: LA SOLIDITÀ DELLA DEA
Anche in difesa l’Atalanta ha dimostrato grande capacità di adattamento. Dopo un avvio complicato, in cui Ganvoula aveva trovato qualche spazio, la retroguardia guidata da Hien ha chiuso ogni varco, neutralizzando le poche incursioni svizzere. Kolasinac, tornato nel suo ruolo abituale, e Kossounou hanno garantito equilibrio e solidità. Il tandem di mediani de Roon-Pasalic, invece, ha messo in ombra il centrocampo dello Young Boys, supportando sia la fase difensiva che quella di costruzione.

UNA PARTITA CHE NON LASCIA DUBBI
Il primo tempo ha indirizzato definitivamente la gara, con tre gol che hanno spento ogni speranza degli svizzeri. La ripresa è stata una pura formalità per la Dea, che ha continuato a imporre il proprio ritmo, gestendo con intelligenza e trovando altre due reti a dimostrazione di un dominio assoluto.

LA FORZA DEL COLLETTIVO
Questa Atalanta è una macchina perfettamente oliata. Ogni interprete conosce il proprio ruolo e lo svolge al meglio. Cuadrado, al suo primo match completo, ha mostrato energia inesauribile sulla destra, mentre Ruggeri ha presidiato la fascia opposta con ordine. Non è un caso che i giocatori che entrano, come Samardzic, riescano a incidere immediatamente.

UNA DEA INARRESTABILE
Con questa vittoria, l’Atalanta consolida la propria posizione nella fase a gironi di Champions e rafforza l’idea di una squadra che non conosce limiti. Gasperini ha costruito un gruppo in cui il talento individuale si esprime attraverso il collettivo, e le prestazioni lo dimostrano. Ora la sfida si sposta sul campionato, ma questa Dea ha già dimostrato di poter competere su ogni fronte.

Sezione: Champions League / Data: Mer 27 novembre 2024 alle 18:18
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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