Il mercato è finito ed è tempo di bilanci. Valerio Giuffrida, che insieme al fratello Gabriele è il motore dell'agenzia GG11, una delle principali e più attive sul panorama italiano e internazionale, fa il punto su alcune delle trattative più importanti dell'ultima estate. Lo fa insieme a Radio Sportiva, passando da De Gea a Gudmundsson, da Vitinha a Dovbyk e non solo.

Il vostro bilancio di un mercato ricchissimo di colpi e trattative a segno

"Tendiamo sempre all'insoddisfazione senza analizzare i successi ma analizzando le operazioni non fatte. Da qui vogliamo capire i nostri errori e gli errori altrui. Ci sono mille variabili che dettano successi e insuccessi. In linea di massima siamo soddisfatti, è un stato un buon mercato però… Adesso sentiamo un senso di vuoto. Quando c'è il mercato non vedi l'ora che finisca, adesso il senso è di malinconia".

Firenze intanto ha abbracciato due giocatori pesantissimi sbarcati in Viola anche grazie al vostro lavoro. Gudmundsson e De Gea

"La Fiorentina ha fatto tantissime operazioni, un lavoro incredibile. L'operazione di Gudmundsson ha inciso sulle operazioni in uscita ed entrata di altre squadre, è stato un tira e molla che ci portiamo dietro da gennaio. Ha permesso di liberare Nico Gonzalez che è andato alla Juventus e non solo, ci sentivamo… Responsabili di tutto e tutti".

Quella dell'islandese è stata una vera e propria soap opera

"E' stato un tira e molla. Il Genoa voleva tenerlo fortemente, la Fiorentina lo ha voluto ancor più fortemente portare. Poi, gli imprevisti del mercato: è arrivato il ko di Scamacca e c'è stato il campanello d'allarme. Abbiamo capito che ci sarebbe stato l'interessamento fulmineo dell'Atalanta per Retegui e hanno fatto questo trasferimento importante in un giorno, sono stati davvero bravi".

Ed ha aggiunto un capitolo alla telenovela

"Ha inficiato su Gudmundsson, lo ha rallentato. Ci sono stati altri giorni, momenti di tensione che poi ci si dimenticano quando finisce l'operazione e tutti sono mediamente soddisfatti e mediamente insoddisfatti".

Tra i pali viola, il grande colpo. David de Gea

"E' stato fermo un anno, rifiutando tra la scorsa e questa stagione proposte di tanti club di Premier League e Liga Spagnola. Ha risposto subito di sì alla chiamata della Fiorentina. Questa è stata un'operazione più facile essendoci solo due interlocutori ma anche perché le parti si sono dichiarate amore dal primo momento. Non ci sono state 'grandi trattative', è stata un'operazione velocissima".

Avete contribuito allo sbarco del nuovo centravanti della Roma, Artem Dovbyk

"Soddisfazione e grande responsabilità, essendo di Roma e pieni di amici romanisti. C'è grande aspettativa: puoi sbagliare la moglie ma non puoi sbagliare l'attaccante. Hanno fatto analisi tecniche e sportive, poi le statistiche aiutano, è stato Pichichi della Liga spagnola arrivando davanti alle punte di Real, Barcellona e Atletico. Dovrà adattarsi, servirà il suo tempo".

Tra le altre operazioni pesanti fatte c'è quella del 'nuovo' attaccante del Genoa

"Vitinha ha preso un'eredità importante, è andato via di fatto tutto l'attacco titolare del Genoa. Loro hanno speso tantissimo, hanno avuto il tempo di tastare il terreno, sei mesi 'per provarlo'. Però gli attaccanti al Genoa fanno sempre bene: quando sbarcano al Grifone vengono avvolti da una magia che li porta a rendere di più o a ritrovarsi se si sono persi. Era andato al Marsiglia per una cifra importantissima, al Genoa si è ritrovato e ha ritrovato grande entusiasmo. Si trasformano, rendono di più, i giovani si esaltano. Nella nostra esperienza di agenti abbiamo tanti casi di grande successo, da Palacio a Piatek fino a Sanabria e Shomurodov, l'auguro è che Vitinha sia su questo solco".

Sezione: Interviste / Data: Mar 03 settembre 2024 alle 11:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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