Dici Juventus-Inter e ti vengono in mente le sfide infinite. Luciano Moggi e Massimo Moratti. “Ogni volta Moratti comincia a sproloquiare, dice cose errate e sono stufo. Racconta che combatteva in un campionato dove non poteva fare niente perché c’erano poteri occulti, non dice che compravano giocatori di livello basso. Se Moratti era così tanto sicuro di avere la pulizia in società perché non ha rinunciato alla prescrizione? Basti pensare alla storia dei passaporti e tanto altro, altrimenti mi fa dire cose che sono antipatiche. Alcuni soggetti si adattano alle domande senza senso che vengono poste da qualche giornalista”, tuona l’ex direttore generale bianconero a TuttoMercatoWeb.

Il Napoli ha preso Mazzarri. Come lo vede?
“Chiunque al posto di Spalletti non avrebbe avuto vita facile. Il problema di fondo è che Spalletti ha dominato il campionato, poi se n’è andato proprio come Giuntoli. Sotto la cenere c’era del fuoco, evidentemente se sono andati via tutti e due le cose non funzionavano. L’arrivo di Garcia ha scompattato un gruppo che adesso deve essere ricompattato. Se un presidente mette bocca sulla formazione vuol dire che qualcosa non funziona. Aver preso Garcia è stato come prendere un allenatore di nome che potesse essere accettato dai tifosi. Mazzarri è stato un allenatore eccellente che è stato fermo diverso tempo. Farà sette mesi da traghettatore. Il Napoli non avrà forza e stimolo per fare le cose che ha fatto l’anno scorso. Avevo previsto che sia Napoli che Lazio non avrebbero ripetuto quanto fatto l’anno scorso”.

Che succede alla Lazio?
“Hanno venduto Milinkovic Savic e chi aveva governato le cose insieme a Lotito se n’è andato”.

Tare al momento è senza squadra.
“Non è voluto andare in alcune situazioni dove era stato sollecitato. È uno dei migliori troverà collocazione. Può permetterselo”.

E il Milan?
“Va a corrente alternata perché è stato fatto con gli algoritmi di Forlani. Nessuno in squadra è un campione.Ha affidato mani e testa all’allenatore che può essere andato in bambola. Contro il Lecce D’Aversa lo ha messo in confusione con i cambi. Mancano Tonali e Bennacer che sta recuperando”.

Come vede il ritorno di Ibra in rossonero in altra veste?
“Bisogna vedere in che contesto lo si mette. In un contesto di comando può dare ottimi risultati perché è un uomo di carattere e sa come prendere i calciatori, da cui è stimato. Se lo si mette come consulente è un discorso diverso… Dipende dall’incarico”.

Sezione: Interviste / Data: Sab 18 novembre 2023 alle 00:27
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print