L'avventura di Viktor Kovalenko con l'Atalanta si è ufficialmente conclusa con la rescissione del contratto, una decisione che chiude un capitolo caratterizzato da promesse mai del tutto mantenute e numerose difficoltà. Ma come si è arrivati a questo punto? Ripercorriamo la storia del giocatore ucraino dal suo arrivo a Bergamo fino alla recente separazione dal club nerazzurro.

L'ARRIVO DALL'UCRAINA CON GRANDI ASPETTATIVE
Kovalenko è approdato all'Atalanta nel febbraio 2021 dallo Shakhtar Donetsk, club nel quale aveva costruito la sua reputazione come uno dei giovani più promettenti del calcio ucraino. L'Atalanta lo aveva acquistato con l'idea di aggiungere qualità e profondità al centrocampo, ma fin da subito l'adattamento in Serie A non è stato facile. Nonostante le grandi aspettative, Kovalenko ha faticato a trovare spazio in una squadra già molto competitiva, totalizzando una sola presenza nel suo primo semestre.

LE ESPERIENZE IN PRESTITO: UN'OPPORTUNITÀ MANCATA
Nel tentativo di trovare continuità e rilanciare la propria carriera, Kovalenko è stato ceduto in prestito prima allo Spezia per le stagioni 2021/22 e 2022/23, e poi all'Empoli nel 2023/24. Sebbene abbia avuto qualche sprazzo di buon rendimento, il centrocampista ucraino non è mai riuscito a imporsi come titolare fisso, e le sue prestazioni sono state spesso altalenanti. Le sue esperienze in prestito non hanno mai veramente convinto l'Atalanta a reintegrarlo nella rosa principale.

LA RESCISSIONE DEL CONTRATTO E IL FUTURO INCERTO
Alla fine, con il contratto in scadenza nel 2025 e nessuna prospettiva concreta di reintegro nella squadra di Gasperini, le parti hanno deciso di comune accordo di rescindere il contratto. Kovalenko si trova ora libero di cercare una nuova squadra che possa offrirgli una vera opportunità di rilancio. È un finale amaro per un giocatore che, giunto in Italia con grandi speranze, non è riuscito a trovare la sua dimensione nel calcio italiano.

Sezione: Calciomercato / Data: Mar 03 settembre 2024 alle 07:31 / Fonte: Lorenzo Casalino
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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