Con il nuovo formato della Champions League, vincere non basta più: ora è fondamentale vincere largamente. Le squadre hanno capito che la differenza reti può fare la differenza nelle classifiche finali e stanno approfittando del nuovo regolamento per schiacciare gli avversari quando ne hanno l’occasione. Per una squadra come l’Atalanta, abituata alle goleade, questo sistema sembra fatto su misura. Vediamo come questa dinamica stia già cambiando il volto della competizione.
IL PESO DELLA DIFFERENZA RETI NELLA NUOVA FORMULA
La nuova Champions League introduce un girone unico con 36 squadre, il che significa che i margini di punteggio tra le squadre saranno strettissimi. Di conseguenza, la differenza reti diventa un fattore cruciale per determinare le posizioni finali. In passato, vincere con un margine minimo poteva bastare, ma oggi la regola è chiara: più gol si segnano, meglio è. Questo spinge le squadre a non accontentarsi di un vantaggio di misura, ma a cercare di segnare il più possibile per migliorare la propria posizione nella classifica.
NUMERI DA RECORD: LE SQUADRE SI ADEGUANO SUBITO
Già nelle prime due giornate di questa nuova edizione di Champions - approfondisce L'Eco di Bergamo -, le squadre hanno dimostrato di aver compreso l’importanza della differenza reti. Sono stati registrati numerosi successi schiaccianti: squadre come il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund hanno messo a segno vittorie con margini superiori ai cinque gol. Il Borussia, in particolare, ha già segnato ben 7 reti al Celtic, un avversario che incontrerà anche l’Atalanta. Altri club, come Barcellona e Manchester City, hanno anch’essi vinto con ampi margini, consolidando così la loro posizione nel girone unico.
CELTIC: UN AVVERSARIO INCOSTANTE, MA PERICOLOSO
Il Celtic è stato uno degli esempi più emblematici di questa dinamica: capace di vincere nettamente contro squadre di livello inferiore, ma anche di subire sconfitte pesantissime contro avversari più attrezzati. La squadra scozzese è passata da un 5-1 a favore contro lo Slovan a una clamorosa sconfitta per 7-1 contro il Borussia Dortmund. Questo dimostra che il fattore campo può fare la differenza per il Celtic, ma giocare in trasferta, come contro l’Atalanta, potrebbe rivelarsi una sfida insormontabile.
IL CONFRONTO CON LA SERIE A: GIOCARE PER VINCERE NETTO
La nuova Champions League ha visto un aumento significativo delle vittorie con almeno tre gol di scarto rispetto ai campionati nazionali. In Serie A, solo il 12-16% delle partite finiscono con un margine così ampio, mentre in Champions, con la nuova formula, oltre il 36% delle partite hanno registrato risultati netti. Questo dato sottolinea l’importanza di una mentalità offensiva nella competizione europea, dove le squadre non solo cercano la vittoria, ma lo fanno in grande stile.
ATALANTA: UNA SPECIALISTA DELLE GOLEADE
Se c’è una squadra italiana che sembra già adattata a questo nuovo sistema, è proprio l’Atalanta. Dal 2016, la formazione di Gasperini si è distinta per la sua capacità di segnare tanti gol, spesso superando i tre in una singola partita. Anche in questa stagione, la Dea ha dimostrato la sua forza offensiva con un 3-0 contro lo Shakhtar, un segnale che l’Atalanta può essere una protagonista in questa Champions, dove la differenza reti farà la differenza. Con una serie di partite alla portata, come quella imminente contro il Celtic, i nerazzurri hanno l’opportunità di consolidare la loro posizione e sfruttare al massimo la nuova formula.
LA CHAMPIONS SU MISURA PER LA DEA
La nuova Champions League, con il suo focus sulla differenza reti e sui grandi margini di vittoria, sembra fatta apposta per una squadra come l’Atalanta. Con un attacco potente e una mentalità offensiva già radicata, la squadra di Gasperini è pronta a fare la differenza in questa competizione, dove vincere di misura non è più sufficiente.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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