Otto anni dopo, l'Argentina torna a giocarsi la finale di un Mondiale. Lo fa di prepotenza, sfondando le resistenze croate dopo poco più di mezz'ora e infine legittimando col passare dei minuti il vantaggio. Il 3-0 finale è inequivocabile e specchio fedele di quel che si è visto in campo. La strategia croata, che col Brasile aveva premiato, questa volta non paga. Serata magica per Lionel Messi, che in un colpo solo raggiunge Lothar Matthaus come giocatore con più presenze ai Mondiali e supera Batistuta come argentino più prolifico nella Coppa del Mondo. Vince anche il premio di man of the match e il suo impatto sull'incontro è notevole: suo il gol su rigore dell'1-0, suo l'assist capolavoro per Julian Alvarez. In mezzo, un'altra rete del giocatore del Manchester City, volto dell'Argentina che ha svoltato dopo il clamoroso ko all'esordio contro l'Arabia Saudita. A 22 anni e 316 giorni è il secondo giocatore più giovane a segnare una doppietta in una semifinale dei Mondiali: solamente Pelé è riuscito a fare meglio nel 1958 quando con il Brasile stese la Francia segnando addirittura una tripletta a 17 anni e 249 giorni. Si tratta della sesta finale nella storia dell'albiceleste (1930, 1978, 1986, 1990, 2014 e 2022), tante quante l'Italia e due in meno della Germania, detentrice del record. L'avversaria del 18 dicembre uscirà dalla sfida fra Francia e Marocco e comunque vada a finire sarà una finale inedita.

Sezione: Qatar2022 / Data: Mer 14 dicembre 2022 alle 00:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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