L’Atalanta Primavera si ferma a un passo dal sogno, eliminata dal Trabzonspor ai calci di rigore dopo un match combattuto e giocato con grande personalità. In Turchia, la Baby Dea ha tenuto testa alla formazione di casa per 90 minuti, senza riuscire a trovare la rete decisiva. Poi, come spesso accade nel crudele verdetto dagli undici metri, la fortuna ha voltato le spalle ai nerazzurri: l’errore di Cakolli è risultato fatale, mentre i turchi hanno trasformato tutti i loro tentativi, guadagnandosi la qualificazione al turno successivo.

Un epilogo amaro, ma che non cancella il percorso straordinario dei ragazzi di Bosi in questa edizione della Youth League. Per l’Atalanta, che a livello giovanile sta cercando di riaffermare il suo blasone anche in campo europeo, l’esperienza resta di valore inestimabile. Una cavalcata che ha dimostrato il carattere e la qualità di un gruppo che ha lottato con coraggio su ogni campo, sfiorando una qualificazione storica.

IL MATCH: EQUILIBRIO E TANTE OCCASIONI, MA NESSUNO SFONDAL’Atalanta scende in campo con grande personalità, affrontando il Trabzonspor senza timori reverenziali. Il primo tempo si gioca su ritmi elevati, con occasioni da una parte e dall’altra. I turchi provano a sfondare con Bayram e Malkoçoğlu, ma trovano un attento Zanchi, decisivo in più di un intervento. Dall’altra parte, la Dea sfiora il vantaggio prima con Bonanomi e poi con Mencaraglia, che impegna il portiere Yildirim con un tiro insidioso.

Nella ripresa, il copione non cambia: entrambe le squadre cercano il colpo vincente, con l’Atalanta che cresce con il passare dei minuti e prova ad alzare il baricentro. La chance più ghiotta capita a Baldo all’84’, ma la sua conclusione sfila sul fondo. Nel finale, Arrigoni tenta il tiro della disperazione dalla distanza, ma Yildirim si oppone ancora, rimandando il verdetto ai calci di rigore.

RIGORI ANCORA FATALI PER LA BABY DEA
Dal dischetto, il Trabzonspor si dimostra impeccabile, trasformando tutti i tiri con freddezza. L’Atalanta risponde con Simonetto, Bono e Comi, ma al momento decisivo arriva l’errore di Cakolli, che manda alto e compromette la qualificazione. A chiudere la serie è Tibukoğlu, che spiazza Zanchi e fa esplodere la festa turca.

Un finale crudele, ma i ragazzi di Bosi escono dal campo tra gli applausi. La Youth League si ferma qui, ma il percorso resta di assoluto spessore: la Baby Dea ha dimostrato ancora una volta di poter competere con le migliori realtà europee, costruendo un bagaglio di esperienza fondamentale per il futuro.

ORA TESTA AL CAMPIONATO: C’È DA RISALIRE
Ora per l’Atalanta è tempo di voltare pagina e concentrare le energie sul campionato Primavera 1, dove la classifica non rispecchia le ambizioni di un club che storicamente ha sempre recitato un ruolo di primo piano nella categoria. Il finale di stagione sarà l’occasione per ritrovare continuità e rimettersi in carreggiata.

L’eliminazione in Youth League brucia, ma può diventare la scintilla per un girone di ritorno da protagonisti. Perché la Dea non si arrende mai.

Sezione: Youth League / Data: Mer 05 marzo 2025 alle 14:27
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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