Tra storia e necessità. L'Empoli a Torino cerca la prestazione, la Juve vuole certezze

La striscia positiva in campionato è cominciata all'ora di pranzo di domenica 2 febbraio, quando Randal Kolo Muani ha ribaltato con una doppietta l'iniziale vantaggio degli ospiti firmato dall'ex De Sciglio. Vlahovic e Conceiçao hanno poi confezionato il poker e da allora la Juventus non si è più fermata, almeno in campionato.

L'appetito vien mangiando e la squadra di Motta ha inanellato altre tre vittorie di fila che l'hanno riportata quasi in lotta con le prime della classe. Un sogno o una realtà, il tempo dirà cosa potrà accadere, ma intanto c'è una semifinale di Coppa Italia da conquistare per continuare a crescere e mettersi alle spalle la delusione di una settimana fa in Champions League.

La Vecchia Signora dovrebbe schierare la migliore formazione, cosa che invece non potrà fare Roberto d'Aversa. L'Empoli è sospeso tra l'ardente desiderio di fare la storia e conquistare la prima semifinale di Coppa di sempre e la necessità di guardare al campionato, dove la situazione si è fatta molto delicata: i toscani hanno ottenuto 2 punti nelle ultime 11 partite e domenica c'è lo scontro salvezza contro il Genoa.