Senza nulla togliere alla possibile ed ennesima incoronazione di Carlo Ancelotti come re d’Europa in una finale di Champions League che vede il Borussia Dortmund come chiaro favorito, né alla Fiorentina che cerca la sua gloria, il vero clou dell’epilogo continentale si svolgerà domani. A Dublino, infatti, si sfideranno l'Atalanta e il Bayer Leverkusen in una finale di Europa League che promette spettacolo tra due squadre evolute e progetti tattici interessanti e in un certo senso opposti. Sarà uno scontro filosofico, oltre che tecnico-tattico, che potrebbe offrire un livello di spettacolo forse inaspettato rispetto alla finale di Champions League, che appare già sbilanciata in partenza.

L'EVOLUZIONE DELLA DEA DI GASPERINI
Gian Piero Gasperini è ormai conosciuto per i suoi principi di gioco aggressivi e innovativi. La sua difesa uomo contro uomo e il pressing alto sembravano antistorici, ma si sono rivelati estremamente efficaci, influenzando profondamente il calcio europeo. Il ritmo e l'intensità della sua Atalanta hanno ispirato molte squadre, persino a livelli altissimi. Tuttavia, questa diffusione ha anche portato allo sviluppo di contromisure, come quelle adottate dal Bayer Leverkusen di Xabi Alonso.

LA FILOSOFIA DI XABI ALONSO
Il Bayer Leverkusen, sotto la guida di Xabi Alonso, è diventato un modello di versatilità tattica. Il tecnico basco ha integrato il calcio posizionale con i principi del calcio relazionale, una strategia che si basa sulla relazione tra i giocatori piuttosto che sulla semplice occupazione degli spazi. Questo approccio permette al Leverkusen di adattarsi a diverse situazioni di gioco: palleggia, si chiude per colpire in contropiede, aspetta e accelera quando necessario. Nessuno è ancora riuscito a battere i nuovi campioni di Germania, grazie a questa combinazione di stili di gioco.

IL DUELLO IDEOLOGICO
La sfida tra Atalanta e Bayer Leverkusen rappresenta un vero e proprio duello ideologico. Da un lato, l'Atalanta di Gasperini, che fa riferimento all'avversario nel suo stile di gioco, con un'aggressione uomo contro uomo che si è evoluta nel tempo. Dall'altro, il Leverkusen di Alonso, che si basa sulla relazione tra i giocatori e l'occupazione dinamica degli spazi.

Gasperini ha adattato il suo stile, integrando movimenti posizionali e scambi di ruolo tra i suoi giocatori. L'intensità e l'aggressione rimangono i marchi di fabbrica della Dea, ma la squadra ha imparato a essere più paziente e matura, sapendo quando e come colpire, sia lavorando sul perimetro che andando in verticale.

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Sezione: Europa League / Data: Mer 22 maggio 2024 alle 15:15
Autore: Lorenzo Casalino
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