A Milano oggi si festeggia Sant'Ambrogio, il Vescovo patrono della città. Per il Milan, però, c'è ben poco da festeggiare. Ma l'occasione per unire Milano e il Milan arriva proprio grazie a Sant'Ambrogio e ad uno dei suoi aforismi più famosi: "Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi".

Vi chiederete: cosa c'entra col Milan questa citazione, la quale, ovviamente, intende rivolgersi ad un contesto di fede? Beh, alla fine, anche la tifoseria è una fede e anche nella vita da tifoso ci sono i momenti difficili, pesanti, cattivi.

Il Milan di Paulo Fonseca vive un po' questi tempi: cattivi, pesanti, difficili. Basti pensare che, dopo la sconfitta di Bergamo, potrebbe ritrovarsi all'ottavo posto in classifica a dicembre, lontanissimo dalla lotta Scudetto e lontano anche dalla zona Champions. Sono tempi, dunque, di sconfitte, di delusioni, di consapevolezza di non poter stare lassù in alto.

Fonseca, ieri sera, ha dato colpa anche agli arbitri di questa situazione. Per me, esagerando, soprattutto perché la partita ha detto che l'Atalanta ha meritato di vincere al di dà del fallo o del non fallo sulla rete di De Ketelaere.

Ma, come diceva Sant'Ambrogio con il "vivete bene e muterete i tempi", al Milan e a Fonseca si può dire "giocate bene e muterete i tempi". È inutile - o poco utile - lamentarsi dell'arbitro se si fanno solo due tiri in porta (uno dopo 15 secondi, l'altro con il gol di Morata) e se si hanno 22 punti dopo 15 partite. C'è molto di più, nella sostanza, che non va. E allora, già che siamo in tema di spiritualità, ci si faccia un bell'esame di coscienza.

Sezione: L'avversario / Data: Sab 07 dicembre 2024 alle 09:15 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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