L’eliminazione dall’Europa pesa come un macigno sull’Atalanta. Il doppio confronto con il Bruges, segnato da errori, sfortuna e scelte discutibili, lascia non solo l’amarezza per un’occasione sfumata, ma anche la necessità di riflettere su cosa non ha funzionato e su come rialzarsi. Gian Piero Gasperini, nel post-gara, non nasconde la delusione ma prova a guardare avanti: “Se non avremo altri infortuni, credo che questa squadra sia destinata ad un buon finale di campionato”. Parole che cercano di instillare fiducia, ma dietro le quali si nasconde un periodo complicato.

IL PESO DEGLI EPISODI E DEGLI ERRORI: RIGORI, OCCASIONI E SCIVOLONI
L’eliminazione contro il Bruges si può riassumere in una sequenza di episodi sfavorevoli e di errori pagati a caro prezzo. Se all’andata l’arbitro aveva concesso ai belgi un rigore inesistente, nel ritorno l’Atalanta ha fatto tutto da sola: regalando un tempo intero agli avversari e fallendo un rigore nella ripresa, sprecando così l’occasione per riaprire la sfida.

Il rigore sbagliato da Lookman ha fatto infuriare Gasperini: “Lookman non doveva calciare. Ha una percentuale bassissima anche in allenamento, è uno dei peggiori rigoristi. Doveva tirare un altro, come De Ketelaere o Retegui. Non è stato un bel gesto il suo”. Una critica diretta che evidenzia la mancanza di disciplina nei momenti cruciali. E come se non bastasse, il primo tempo horror, chiuso sul 3-0 per i belgi, ha condannato definitivamente la Dea.

FRESCHEZZA E GIOVINEZZA: IL BRUGES CORRE DI PIÙ
Uno degli aspetti che ha colpito maggiormente è stata la differenza di energia e freschezza tra le due squadre - rimarca La Gazzetta dello Sport -. Il Bruges ha mostrato gambe più leggere e una velocità superiore in ogni zona del campo, mentre l’Atalanta, con una formazione dall’età media di quasi 30 anni, è sembrata pesante e in difficoltà, soprattutto nei primi 45 minuti.

“Loro hanno giocatori giovani e pimpanti, oltre che con buone qualità tecniche. Noi abbiamo tenuto fino alla fine, anche nel primo tempo il ritmo era buono, ma la loro velocità ci ha messo in difficoltà”, ha ammesso Gasperini, sottolineando come la freschezza atletica abbia fatto la differenza.

RICAMBI INSUFFICIENTI E IL PROBLEMA ATTACCO
Un altro punto critico è stata la mancanza di alternative reali in attacco. L’assenza di Maldini ha
ridotto ulteriormente le scelte di Gasperini, costretto ad adattare alcuni giocatori fuori ruolo. Anche Samardzic, arrivato con grandi aspettative, non è riuscito a incidere con continuità.

“Abbiamo vissuto un periodo straordinario con l’esplosione di Retegui e il gran momento di De Ketelaere e Lookman. Ma nell’ultimo mese e mezzo c’è stato un calo, e senza Maldini non abbiamo altri attaccanti di ruolo. Il Bruges ha dimostrato quanto l’attacco possa valorizzare la prestazione complessiva”, ha aggiunto Gasp.

La difficoltà di trovare la via del gol è emersa chiaramente in queste due partite europee. Il rigore sbagliato, le occasioni mancate e l’incapacità di concretizzare nei momenti chiave hanno reso impossibile la rimonta.

LA FINE DI UN CICLO O SOLO UN MOMENTO NO?
Con l’eliminazione dalla Champions, l’Atalanta ora ha a disposizione un solo obiettivo: chiudere il campionato nel migliore dei modi e conquistare un posto per la prossima edizione della massima competizione europea. Ma l’interrogativo è d’obbligo: questa eliminazione è solo un incidente di percorso o segna la fine di un ciclo?

“Dobbiamo riflettere molto su queste due partite e sul momento attuale. Il calo che abbiamo avuto nelle ultime tredici gare, con appena tre vittorie e cinque sconfitte, non può essere ignorato”, ha detto Gasperini. Una chiamata alla responsabilità che coinvolge tutta la squadra e lo staff tecnico.

LO SGUARDO AL FUTURO: TUTTO SUL CAMPIONATO
La strada ora è chiara: ci sono ancora 13 partite in campionato e l’obiettivo è uno solo, tornare in Champions. “Se non avremo altri infortuni, questa squadra può fare un buon finale di stagione”, ha ribadito Gasperini, cercando di guardare al futuro con ottimismo.

La Champions è sfumata, ma l’Atalanta ha ancora molto da giocarsi. Resta da capire con quale spirito affronterà le prossime partite: se con il peso di un’eliminazione dolorosa o con la voglia di riscatto che ha contraddistinto questa squadra nei suoi momenti migliori.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 19 febbraio 2025 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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