Siamo entrati nella zona grigia del campionato, quella in cui sogni e realtà si sfiorano, si incrociano, si mescolano, per poi definirsi definitivamente in un verso o nell'altro. L'Atalanta ci arriva così, con un piede nel sogno dello scudetto che non vuole svanire del tutto e l'altro ben saldo nella realtà di una Champions League che, diciamolo chiaramente, non può sfuggire.

Il ko con l'Inter ha fatto male, ma non ha spezzato il filo sottile delle speranze nerazzurre. Certo, servirebbe un miracolo sportivo e forse qualche passo falso delle altre, ma in un campionato folle come questo niente può essere escluso. Più che guardare avanti, però, l'Atalanta deve concentrarsi sul presente, sul ritrovare quella continuità che è stata il vero tallone d'Achille della stagione. Gasperini ha dovuto fare i conti con tante assenze, con un Gewiss Stadium meno fortino del solito, con un mercato di gennaio che non ha regalato veri colpi utili nell'immediato. Eppure, i nerazzurri sono lì: mai realmente esclusi, mai del tutto protagonisti, sempre in corsa.

È il momento del realismo, della consapevolezza, del carattere. Sulla carta, la Champions è un obiettivo minimo da raggiungere senza esitazioni. Bisogna respingere l'assalto di Bologna, Juventus, Lazio e ora persino della Roma, per evitare una beffa che avrebbe il sapore amaro della delusione. D'altra parte, proprio la qualificazione in Champions è il trampolino da cui ripartire per costruire un'altra Atalanta vincente, sempre ambiziosa, sempre protagonista.

Serve cuore e testa. Servono i gol di Lookman, le giocate di Ederson, la solidità di Hien e la fame inesauribile di de Roon. Servono, insomma, tutti quei fattori che hanno reso questa squadra capace di competere ad altissimi livelli in questi ultimi anni. Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma intanto c'è una Champions da blindare e una Serie A da onorare fino in fondo. Gasperini lo sa, Bergamo lo sa, e nessuno vuole smettere di sognare prima del tempo.

Sezione: Copertina / Data: Dom 23 marzo 2025 alle 22:35
Autore: Lorenzo Casalino
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