L’Atalanta torna a giocare in Champions League con l’obiettivo di ritrovare il suo smalto. Dopo un avvio di campionato segnato da alti e bassi, Gian Piero Gasperini chiede ai suoi di tornare a volare alto, concentrandosi sul gioco più che sul risultato. “Giocare bene porta risultati,” ha ribadito il tecnico alla vigilia del match contro lo Shakhtar. Non sarà una sfida facile, ma per l’Atalanta il palcoscenico europeo è sempre stato fonte di motivazione e nuove energie.

RITORNO AL FUTURO: LA PARTITA CHE HA CAMBIATO TUTTO

Il confronto con lo Shakhtar riporta alla mente la storica vittoria del 2019, che diede inizio all’epopea dell’Atalanta in Champions League. Quel 3-0 contro gli ucraini rappresentò uno spartiacque per la squadra bergamasca, proiettandola tra le grandi d’Europa. Gasperini ricorda ancora con emozione quella serata, quando i tifosi accolsero la squadra in trionfo al ritorno da Kharkiv. Oggi, pur senza l’obbligo di vincere, la Dea ha lo stesso desiderio di fare bene.

PROBLEMI IN ATTACCO: L’EFFICACIA CHE MANCA

Se in Champions l’Atalanta ha sempre trovato la spinta giusta, in campionato le cose sono diverse. La squadra ha faticato a esprimere la sua solita prepotenza offensiva, con una media di un solo gol a partita nelle ultime sei gare. Gasperini chiede più incisività sotto porta, una delle caratteristiche storiche della sua Atalanta, che sembra essersi smarrita. Nonostante un alto numero di occasioni create, la precisione è mancata e questo ha influito sui risultati.

TRA CAMPIONATO E CHAMPIONS: IL RUOLO DEL TRIDENTE

Il tridente schierato contro l’Arsenal ha dato buoni risultati, soprattutto nella fase difensiva. Gasperini non ha svelato se riproporrà lo stesso assetto contro lo Shakhtar, ma ha sottolineato l’importanza di mantenere l’equilibrio per tutti i 90 minuti. La partita si preannuncia aperta, con entrambe le squadre pronte a giocarsi le loro carte fino in fondo.

NON SOLO GOL: LA FORZA MENTALE DELLA DEA

La “sindrome del secondo tempo” è un altro aspetto che Gasperini vuole correggere. L’Atalanta ha subito gran parte dei gol nei primi 15 minuti della ripresa, segno di una mancanza di concentrazione che può costare caro. Superare questo limite mentale sarà fondamentale per ritrovare il ritmo giusto anche in campionato, dove, escluso l’inciampo contro il Como, la squadra ha comunque dimostrato di poter competere.

L’Atalanta è pronta a scrivere un altro capitolo della sua storia europea, cercando non solo di vincere, ma di ritrovare la sua identità attraverso il bel gioco.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 02 ottobre 2024 alle 09:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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