Dopo 112 giorni di attesa, l'Atalanta ritrova il successo davanti al proprio pubblico, battendo il Bologna per 2-0. Una vittoria fondamentale, non solo per la classifica, ma anche per il morale di un gruppo che nelle ultime settimane era apparso spento. Marten de Roon, leader e cuore pulsante della Dea, ha raccontato ai microfoni di DAZN le emozioni e i retroscena di questo fondamentale ritorno al successo. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Marten, finalmente è tornato il sorriso a Bergamo dopo mesi complicati. Quanto è stata importante questa vittoria davanti ai vostri tifosi?
«È stata fondamentale, quasi liberatoria direi. Vincere nuovamente in casa dopo tanto tempo ci restituisce fiducia e sicurezza. Abbiamo giocato un primo tempo ad altissimo ritmo, mettendo sotto pressione il Bologna, sfruttando bene la profondità e mantenendo una grande intensità, che ci ha permesso di prevalere subito».
Si è vista un'Atalanta molto diversa, soprattutto nella cattiveria agonistica. Cosa è cambiato rispetto alle ultime partite?
«La differenza principale è stata proprio nell'atteggiamento. In settimana abbiamo parlato chiaramente: non potevamo più essere la squadra timida e poco incisiva vista nelle ultime partite. Serviva più cattiveria, più contrasti, più agonismo. Direi che oggi abbiamo dimostrato tutto questo. Non è stata solo una vittoria tecnica, ma anche di cuore e sacrificio. Ogni tanto vincere anche un po’ "sporco" serve, ed è ciò che abbiamo fatto nella ripresa».
Quanto hanno inciso gli attaccanti nella vostra ritrovata solidità difensiva e nel vostro dominio sul pressing?
«Tantissimo, perché i primi difensori sono sempre loro. Quando attaccanti come Retegui e Lookman pressano con intensità i difensori avversari, per noi centrocampisti diventa tutto più semplice: possiamo anticipare con maggiore facilità, accorciare le distanze e controllare meglio il gioco. Questo aspetto oggi è stato determinante per mantenere il controllo della partita, soprattutto nella prima frazione».
A livello mentale come avete gestito questa fase complicata della stagione?
«Abbiamo lavorato molto proprio sulla testa. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti chiaramente che non eravamo più la stessa squadra che aveva impressionato fino a qualche mese fa. Dovevamo ritrovarci, soprattutto nello spirito e nella determinazione. È stato fondamentale capire che, nei momenti di crisi, serve mettere più energia, più contrasti, più cattiveria. Questo atteggiamento ci ha aiutato a superare le difficoltà e oggi i risultati si sono visti chiaramente in campo».
La voce di De Roon è quella del leader ritrovato, di chi ha guidato la squadra in campo e nello spogliatoio fuori dal tunnel di un momento difficile. Adesso l'Atalanta è tornata, pronta ad affrontare la volata finale con una convinzione rinnovata e un'identità finalmente ritrovata.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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