Due settimane, due eliminazioni e un unico interrogativo: come reagirà l’Atalanta? Il Gewiss Stadium è stato il teatro di due dure sconfitte che hanno estromesso i nerazzurri da Coppa Italia e Champions League, rispettivamente contro Bologna e Bruges. Un doppio colpo che rischia di lasciare il segno, ma che, allo stesso tempo, può trasformarsi in un punto di svolta. Con tredici partite ancora da giocare in campionato, la Dea ha davanti a sé l’opportunità di scrivere un nuovo finale e puntare tutto su un unico obiettivo: la qualificazione alla prossima Champions League e, magari, continuare a sognare qualcosa di più grande.

LEZIONI DAL PASSATO: COME L’ATALANTA HA SUPERATO LE CRISI
Non è la prima volta che l’Atalanta affronta momenti difficili. Le eliminazioni fanno parte della storia del club, ma spesso sono servite come trampolino di lancio. Un esempio lampante è quello del 2018, quando l’eliminazione ai preliminari di Europa League contro il Copenaghen mandò la squadra in crisi con appena due punti nelle successive sei partite di Serie A. Eppure, proprio da quel momento nero, l’Atalanta seppe rialzarsi e chiudere la stagione centrando una storica qualificazione in Champions League.

Anche il 2021/22 racconta una storia di difficoltà: eliminazioni dolorose in Coppa Italia e Europa League, unite a problemi strutturali che condussero a un ottavo posto finale, il peggiore dell’era Gasperini. Tuttavia, la Dea ha saputo riprendersi anche da quella stagione complicata.

LE RINASCITE DOPO LE SCONFITTE
Se c’è un tratto distintivo nell’Atalanta degli ultimi anni è la capacità di trasformare le sconfitte in forza - analizza L'Eco di Bergamo -. Dopo l’eliminazione agli ottavi di Champions contro il Real Madrid nel 2020/21, la squadra reagì centrando otto vittorie nelle successive dieci partite e conquistando il terzo posto in campionato. Ancora più emblematica è stata la risposta al pesante 7-1 incassato dall’Inter nel 2017: da lì la Dea non perse più, qualificandosi in Europa per la prima volta dopo decenni.

IL PRESENTE: UNA STRADA DA RICOSTRUIRE
Oggi l’Atalanta è a un bivio. Le eliminazioni possono lasciare cicatrici profonde, ma il campionato è ancora tutto da scrivere. Il terzo posto attuale, con cinque punti di vantaggio su Juve e Lazio, offre una base solida. Tuttavia, le prossime settimane saranno decisive: le sfide contro Empoli e Venezia rappresentano occasioni d’oro per consolidare la posizione e ricaricare le batterie in vista di un ciclo di partite complicato contro le big del campionato.

Il rischio di un contraccolpo psicologico è reale, ma l’esperienza insegna che l’Atalanta è una squadra capace di rialzarsi. L’importante sarà non perdere la testa e mantenere il focus sul campo.

IL FUTURO, TRA SOGNI E REALTÀ
Se è vero che l’obiettivo principale è la qualificazione in Champions League, non si può escludere che l’Atalanta possa ancora sognare qualcosa in più. Il distacco di cinque punti dalla vetta non è incolmabile e la Serie A di quest’anno ha già dimostrato che tutto può accadere.

La vera sfida sarà mantenere la mentalità vincente che ha caratterizzato l’Atalanta negli ultimi anni. Con un gruppo unito, la giusta dose di cinismo e un pizzico di fortuna, la Dea ha tutte le carte in regola per concludere la stagione con il sorriso.

IL SOLE DOPO LA TEMPESTA?
La storia recente dell’Atalanta racconta di una squadra che ha saputo rinascere più volte dalle proprie ceneri. Ora tocca a Gasperini e ai suoi uomini dimostrare di nuovo di che pasta sono fatti. Le eliminazioni bruciano, ma il campionato offre ancora una possibilità di riscatto. Perché, dopo la tempesta, arriva sempre la quiete. E per l’Atalanta, la strada verso la Champions è ancora tutta da percorrere.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 21 febbraio 2025 alle 07:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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