ROMA (a cura di Patrick Iannarelli)

Rui Patricio 6 - Nel primo tempo assiste al match insieme agli oltre 60mila dell’Olimpico, pochi interventi anche nella ripresa: smanaccia una punizione pericolosa di Duda, ma non corre troppi rischi.

Mancini 6,5 - Come di consueto si intestardisce e ingaggia duelli praticamente con chiunque. Provvidenziale quando mura la conclusione di Braaf.

Smalling 6,5 - Il giallo nel primo tempo gli condiziona la gara, ma guida la difesa con la solita personalità. Alza il muro, ancora una volta.

Ibanez 6 - Quando si alza l’intensità inizia a sbagliare in maniera sistematica. Goffo e macchinoso, salva la prestazione e incassa la sufficienza con un paio di chiusure.

Karsdorp 6 - Torna titolare dopo i guai post Sassuolo. Risponde presente, l’Olimpico lo applaude all’uscita dal campo. Dal 70’ Celik 6 - Gara di sacrificio e approccio corretto in un momento per niente semplice.

Cristante 7 - Si fa vedere poco, ma è sempre al posto giusto nell’istante giusto: sporca quasi tutti i palloni, in tre occasioni toglie le castagne dal fuoco. È il perno centrale del 3-4-2-1 di Mourinho.

Bove 6,5 - Fisicità e dinamismo soprattutto nel primo tempo. Col passare dei minuti diminuisce la lucidità e aumentano le sbavature, ma esce dal campo senza fiato.

Spinazzola 7 - Apre il match con un colpo di tacco, con lo stesso gesto tecnico si inventa l’assist per il gol decisivo di Solbakken. Va a sprazzi, ma quando accelera si rivede qualche lampo del vecchio Spina.

Solbakken 7 -Per i primi venticinque minuti è un'entità sconosciuta. Poi inizia a metterci il piede e a sbattersi, l’impegno viene ripagato col gol. Primo acuto alla prima da titolare e tre punti che pesano parecchio in chiave Champions League. Dal 70’ Zalewski 6,5 - Si mette sulla destra e rimpolpa il centrocampo, fa sempre la cosa giusta.

El Shaarawy 7,5 - Sta vivendo un periodo più che positivo e si vede sin dai primi istanti di gioco. Gli si pone davanti il rebus, lo risolve con estrema facilità: gioca a un altro livello, gli manca soltanto il gol. Dall’86’ Wijnaldum s.v.

Abraham s.v. Dal 15’ Belotti 6 - Ingaggia un duello personale con Hien, tra maglie strattonate e spallate vecchia maniera. Non è bello da vedere, ma fa il lavoro sporco. Montipò gli cancella il gol del 2-0.

José Mourinho 7 - La Roma è sempre lì. Ancora in corsa per l'Europa League, terza in classifica e a tre punti dall'Inter. Ha riscritto la definizione di efficacia calcistica: corto muso, di fisico e forza, con pochissimo spettacolo. Ma alla fine i punti son sempre tre.

HELLAS VERONA (a cura di Pierpaolo Matrone)

Montipò 6,5 - Nulla può sul diagonale fulminante di Solbakken. Per il resto rimane concentrato sulla gara e legge i tanti palloni in verticale della Roma, uscendo spesso dai pali per anticipare gli avversari. Nel finale l'unica parata degna di nota, su Belotti, ma davvero un miracolo. Una garanzia tra i pali.

Magnani 6 - Nessuno svarione, prestazione ordinata, rimane attento per tutti i novanta minuti.

Hien 5,5 - Tanta aggressività, a volte finanche troppa tant'è che prende subito un giallo e rischia anche poco dopo. Infatti Zaffaroni lo tira fuori all'intervallo. Dal 46' Coppola 6 - Se la cava bene, contro Belotti di certo non sfigura.

Dawidowicz 5,5 - Sul gol subito segue il taglio di Solbakken, ma non riesce a murargli il tiro. E' l'unica macchiolina su una prova che senza questa sarebbe stata sufficiente.

Depaoli 5 - Si ritrova di fronte uno Spinazzola in serata di grazia e infatti lo soffre parecchio, facendosi sverniciare a più riprese.

Duda 6 - Dà qualità e quantità al centrocampo, tocca tanti palloni e ha un bel piedino, tant'è che sulle palle inattive qualche insidia nell'area di rigore della Roma arriva.

Tameze 6,5 - Tende ad abbassarsi per toccare più palloni e aiutare nella costruzione, ma poi lo vedi anche a ridosso dell'area. E recupera anche diversi palloni.

Doig 6 - Dal suo lato il Verona soffre poco, anzi è quello su cui spinge di più perché lui accompagna costantemente e dribbla, senza arrancare dietro. Dall'84' Abildgaard s.v.

Lazovic 6 - Cerca la zona giusta, tra le linee, ma stasera anche lui, uno dei migliori dell'ultimo periodo, fa fatica a trovarla e ad accendersi. Cresce nella ripresa, ma proprio nel suo momento migliore viene sostituito. Dal 60' Braaf 6 - Si prende qualche responsabilità in più rispetto ai compagni, puntando l'uomo e andando a calciare.

Ngonge 5,5- Dopo due gol consecutivi è in fiducia e prova a calare il tris con qualche conclusione da fuori, ma stasera ha il mirino sporco e pochissimo spazio.

Gaich 5,5 - Si vede poco, quasi zero, malgrado il Verona provi ad andare sempre in verticale da lui. L'ex Benevento si abbassa molto per dare un appiglio ai suoi, ma non riesce a tenere su una palla. Dal 60' Lasagna 5,5 - Un paio di guizzi e poco altro. Non calcia mai in porta.

Marco Zaffaroni 5,5 - Nel primo tempo l'intensità è diversa dal solito, poi nella ripresa alza il baricento e il suo Verona gira anche coi giri un po' più alti. Ma produce davvero poco, quasi niente offensivamente.

Sezione: Serie A / Data: Lun 20 febbraio 2023 alle 07:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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