Il Corriere dello Sport di oggi parla della prevendita di Italia-Belgio, in programma domani sera all'Olimpico di Roma. Ieri in prevendita erano stati staccati poco più di 35.000 biglietti, diciamo 40.000, nonostante i bambini delle scuole calcio, le promozioni e le iniziative federali. Forse il dato s’impennerà nelle prossime ore, certo l’infrasettimanale non aiuta. Un anno fa, l’ultima volta in cui l’Italia ha giocato all’Olimpico, 56.363 tifosi spinsero gli azzurri oltre lo spauracchio della Macedonia. Spalletti inseguiva l’Europeo. Oggi deve ricostruire, ringiovanire e possibilmente chiudere il girone tra le prime due, così acquiserebbe l’ingresso da testa di serie al sorteggio di qualificazione per i Mondiali 2026 a metà dicembre. Serve una conferma dopo Parigi. Bisogna cavalcare l’onda favorevole del calendario. Stasera il Belgio e lunedì Israele a Udine, dentro le tensioni pro Palestina, per blindare la classifica, evitando di far diventare decisive le ultime due partite. A novembre ci aspettano i Diavoli Rossi a Bruxelles e la Francia a San Siro: sarebbe meglio arrivarci con i quarti di finale in tasca.

Queste le parole in conferenza stampa di Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale che alla vigilia della sfida contro il Belgio, gara valida per la terza giornata della fase a gironi di Nations League, ha risposto così: "Il mio obbligo assoluto morale è quello di fare benissimo ogni qual volta sono a Coverciano o anche a casa per pensare a come dare seguito a quello che stiamo vedendo adesso. Sentiamo come obbligo il mondiale, è quello che ha determinato la nostra storia e fatto felice moltissime persone. Partecipare per noi è veramente importante, non deve diventare un'ossessione o una pressione, con questo gruppo dobbiamo fare delle esperienze, ma siamo sulla buona strada".

Poi in un altro passaggio ha aggiunto:

"In questi giorni ho visto le stesse cose di settembre, anzi rafforzate nei ragazzi che sono tornati. Questo gruppo lascia ben sperare su quello che sarà il nostro futuro, specialmente per il modo di stare insieme, essere amici e volersi aiutare nel fare le cose. Questo lo si vede anche nella vita normale, io sono fiducioso per quello che possono fare questi ragazzi. Li ho trovati carichi di energia e di voglia. Ho avuto modo di pensare, ci sono settimane che passano in un attimo e ore che non passano mai nel calcio. Ora però ho la sensazione di avere a che fare con ragazzi che vogliono far conoscere le loro qualità".

Sezione: Italia / Data: Gio 10 ottobre 2024 alle 13:30 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
vedi letture
Print