Matteo Ruggeri è a un passo dalla storia, pronto a indossare la maglia azzurra della Nazionale maggiore. L’esterno mancino, 22 anni, nato a Zogno e cresciuto nel vivaio atalantino, è stato convocato da Spalletti per le prossime sfide dell’Italia contro la Germania. Se dovesse esordire, diventerebbe soltanto il decimo bergamasco nella storia a giocare in Nazionale mentre è ancora sotto contratto con la Dea, entrando così in un club esclusivo.
BERGAMASCHI AZZURRI, CLUB RISTRETTO
La storia dei bergamaschi atalantini in Nazionale è piuttosto breve e discontinua: sono appena nove, in totale, quelli che prima di Ruggeri hanno potuto esordire con l’Italia da giocatori dell’Atalanta, e nessuno è mai riuscito ad andare oltre la singola presenza, eccezion fatta per Titta Rota e il portiere Giuseppe Casari, che ne collezionarono due. Un elenco che parte dagli anni Cinquanta con gli olimpionici Rota e Cadè (1952), passa da Domenghini (1963), e arriva fino ai tempi più recenti con i gemelli Cristian e Damiano Zenoni (2001), Manolo Gabbiadini (2012) e Mattia Caldara (2018). Proprio Caldara, però, ebbe modo di giocare due gare, una sola ufficiale, prima di lasciare definitivamente Bergamo per la Juventus.
NESSUN GOL AZZURRO
Curiosamente, nessun atalantino bergamasco ha mai segnato con l’Italia in gare ufficiali: persino Caldara, autore di una rete in Nazionale, la realizzò in un'amichevole non considerata ufficiale dalla FIFA. Anche per questo Ruggeri, difensore e non attaccante, difficilmente potrà cambiare questa statistica, ma potrà comunque scrivere una pagina indelebile per sé e per Bergamo.
LA DIFFERENZA CON GLI EX
Il traguardo di Ruggeri avrebbe una rilevanza particolare proprio perché sarebbe conquistato vestendo ancora il nerazzurro: diversi grandi bergamaschi hanno fatto la fortuna dell’Italia, ma soltanto dopo aver lasciato Bergamo. Basti pensare a Roberto Donadoni, Riccardo Montolivo, Andrea Belotti o lo stesso Giacinto Facchetti, che dopo la Trevigliese approdò direttamente all’Inter, senza mai transitare da Zingonia. Il giovane terzino atalantino entrerebbe così in un club ancor più ristretto: quello dei bergamaschi capaci di convincere il CT da protagonisti nella loro città.
L’ATALANTA PIÙ ITALIANA
Questa chiamata segna anche un’altra tappa fondamentale nel percorso dell’Atalanta - analizza L'Eco di Bergamo -: una squadra sempre più orientata a valorizzare giovani italiani, come dimostrano le recenti convocazioni di Scalvini, Retegui e Maldini. Ruggeri rappresenta appieno questa filosofia: talento locale, cresciuto nelle giovanili, esploso sotto Gasperini e ora pronto a dimostrare di meritarsi un posto nell’élite calcistica nazionale.
Ora tocca a Spalletti decidere se dargli fiducia. Matteo Ruggeri aspetta fiducioso, perché in fondo, quando l’azzurro chiama, Bergamo risponde sempre presente.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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