Quarta sconfitte su sei gare nel 2025, soli 2 punti raccolti e classifica sempre più preoccupante. Basterebbe questo per riassumere l'inizio d'anno di un Parma che, come ribadito dalla sconfitta con il Cagliari, continua ad essere una squadra che non sa vincere le partite. Ieri, non si può di certo dire che l'esito finale, per quanto visto sul terreno dell'Unipol Domus, sia il risultato giusto. Eppure, in un modo o nell'altro, gli episodi chiave danno sempre ragione all'avversario. Potremmo parlare di sfortuna, se si trattasse di avvenimenti isolati, ma la storia si ripete di settimana in settimana. E allora è più che lecita la preoccupazione dei tifosi, soprattutto alla luce della situazione di classifica e di un calendario tutt'altro che agevole. Come si può fare ad uscire da questa situazione?
In settimana, dopo la pessima sconfitta contro il Lecce, il neo amministratore delegato Cherubini aveva chiesto a tutti i componenti di tirare fuori senso di responsabilità e determinazione, per uscire da questa situazione. Il Parma a Cagliari era chiamato ad una reazione, ma non possiamo dire che sia effettivamente arrivata. Qualcosa di migliore si è senza dubbio visto, anche grazie al rientro di Bernabé: lo spagnolo fin da subito si è preso il ruolo di faro della manovra gialloblu, venendo costantemente cercato dai compagni. Nonostante non sia ancora al top, è rimasto in campo per tutti i novanta minuti per provare a salvare la barca che affondava, ma nemmeno le sue geometrie sono bastate. Il suo rientro però rimane il segnale migliore di una gara che conferma i punti interrogativi attorno alla squadra. Ma nemmeno il tempo di sorridere per un rientro, che c'è subito un nuovo grave infortunio: ieri si è fermato Djuric e l'attaccante potrebbe esser costretto ad un lungo stop.
Tornando alla partita, il Parma ha approcciato bene la gara, ma se andiamo ad analizzare le occasioni costruire dal Cagliari, tutte nascono da circostanze dove la squadra di Pecchia ha commesso errori o piccole sbavature. I gialloblu al contrario si sono resi pericolosi principalmente con giocate di singoli, soprattutto con un Bonny tornato finalmente su buoni livelli. Quello che però davvero preoccupa, è il finale di gara. Pecchia in conferenza ha ribadito la propria soddisfazione verso la prova dei suoi ragazzi, ma forse a freddo qualche riflessione sugli ultimi venti minuti la farà anche lui. La sua squadra infatti, nonostante il gran gol del giovanissimo Leoni, non è riuscita nemmeno ad assediare il Cagliari nel finale, quando ancora c'erano speranze di strappare un punto. Le cause possono essere sia di natura fisica che psicologica, ma l'esito è lo stesso visto a Lecce: il Parma, pur essendo ancora in partita, non ha le risorse e il carattere per provare a rimetterla in piedi.
Di settimana in settimana il Parma continua a sprecare punti e ad uscire dal campo amareggiato. Una loop che dura da inizio anno, da cui la squadra non riesce ad uscire. La domanda, questo punto, sorge spontanea: il Parma riuscirà a reagire e rimettersi sui giusti binari? Mister Pecchia ogni settimana da inizio stagione ribadisce la grande fiducia nel lavoro quotidiano svolto e proietta sempre l'attenzione ai prossimi impegni, ma le partite da giocare son sempre meno e la squadra non impara dai suoi errori. L'unica cosa, per assurdo, che può far sorridere, è la classifica: il Parma non è l'unica squadra in difficoltà e la lotta è ancora assolutamente apertissima. Delprato e compagni possono ancora giocarsela alla grande e a guidarli sarà ancora Pecchia: questa è la scelta della società, che nonostante i risultati deludenti ripone ancora fiducia nel proprio allenatore. Ora però Pecchia dovrà ripagare questa fiducia: serve qualcosa in più. Anzi, basterebbero dei punti...
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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